Home Politica “Ecco il casentino che vorremmo”, gli imprenditori lo spiegano ai futuri amministratori della vallata

“Ecco il casentino che vorremmo”, gli imprenditori lo spiegano ai futuri amministratori della vallata

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Domani, giovedì 22 maggio alle ore 21 presso la Sala dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino (Ponte a Poppi) incontro pubblico tra tutti i candidati a Sindaco e i rappresentanti degli imprenditori, che esporranno richieste e auspici per il futuro del territorio e dell’economia. Modera il dibattito Gianni Verdi di Radio Italia 5.

Dai rapporti con le Amministrazioni alle imposte locali, dallo stato delle infrastrutture ai problemi di abusivismo e lavoro irregolare passando per ambiente, turismo e regolamenti urbanistici. Questi ed altri saranno gli argomenti al centro dell’incontro pubblico tra gli imprenditori del Casentino e i candidati a Sindaco della vallata, in programma per domani (giovedì 22 maggio) alle ore 21 presso la sede dell’Unione dei Comuni, a Ponte a Poppi.

Per una volta, però, non saranno gli “aspiranti amministratori” a parlare esponendo ognuno i propri programmi elettorali. Saranno invece gli stessi imprenditori, per voce delle loro associazioni di categoria, a presentare ai candidati l’elenco preciso delle loro richieste e degli auspici per il futuro dell’economia e, più in generale, del territorio.

Il dibattito, organizzato dalle associazioni di categoria dei settori terziario, artigianato e agricoltura (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Cia e Coldiretti), sarà moderato da Gianni Verdi, speaker di Radio Italia 5, che porrà agli imprenditori una serie di domande per guidare la serata.

È importante che chi si candida a governare il futuro dei nostri Comuni conosca bene quale è lo stato di fatto dell’imprenditoria in Casentino, quali sfide ci aspettano per ritrovare la competitività e, soprattutto, come le Amministrazioni pubbliche possono lavorare in sinergia con le imprese private per imprimere una direzione decisiva allo sviluppo del territorio”, dicono i rappresentanti delle associazioni di categoria.

In Casentino la crisi continua a battere duramente, c’è stata una importante perdita occupazionale nei settori produttivi che si è ovviamente ripercossa anche sul commercio”, sottolineano, “eppure, spingendo sui tasti dell’innovazione e del miglioramento delle infrastrutture, potremmo dare un’accelerata a tanti settori, primo fra tutti il turismo, che in prospettiva garantirebbero lavoro e benessere. Ci sono risorse ancora poco sfruttate, come il Parco Nazionale; c’è ancora bisogno di collegare meglio le grandi mete del turismo religioso al resto del territorio; c’è bisogno di creare una governance in cui ognuno faccia la propria parte”, proseguono, “oggi, invece, si commette ancora l’errore di pensare ai propri confini senza guardare al resto del mondo, creando una serie di duplicati – vedi i tanti assessorati al turismo – che non riescono a lavorare insieme e ad ottenere i risultati che ci vorrebbero”.

Ma le imprese chiedono anche più controlli contro abusivismo e concorrenza sleale: “in un periodo in cui imposte, tasse e costi fissi continuano a crescere, a fronte purtroppo di fatturati in diminuzione, certi fenomeni di evasione ed elusione fiscale non sono più tollerabili”, fanno sapere le associazioni di categoria, “vogliamo al nostro fianco enti pubblici e forze dell’ordine che vigilino per ripristinare la legalità, offrendo un segnale di vicinanza e fiducia agli imprenditori che ogni giorno lavorano tra mille incognite e sacrifici”.

 

Nel corso dell’incontro, i presidenti delle associazioni di categoria consegneranno ai candidati a Sindaco un documento unitario che illustra i punti chiave delle loro richieste, che – una volta terminato l’agone elettorale – dovranno essere oggetto di concertazione e approfondimento tra le rappresentanze degli imprenditori e gli amministratori. Il documento è stato firmato dai presidenti della Confcommercio Adelmo Baracchi, della Confesercenti Marco Alterini, di CNA Maurizio Vecchio, di Confartigianato Giordano Cerofolini, della CIA Chiara Innocenti e della Coldiretti Enrico Lelli.