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Censimento al bramito, un nuovo successo

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Censimento al bramito, un nuovo successo
Cervo Parco

Ottimi risultati anche quest’anno per il fine settimana dedicato a cervi e lupi nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi

Si è conclusa ormai da qualche tempo nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, con grande successo di partecipanti e risultati, un’intensa settimana all’insegna della Natura, che ha visto giungere nell’area protetta tosco-romagnola centinaia di censitori da tutto il territorio nazionale, per l’ormai tradizionale stima del popolamento del cervo col metodo del bramito. Da Bari a Torino, da Trieste a Napoli, con una presenza addirittura da Berlino: oltre 700 quest’anno fra territorio del Parco e aree esterne ad esso nelle province interessate, qualche decina in più rispetto all’edizione passata, che a sua volta aveva rappresentato un record di presenze nei confronti degli anni precedenti. Le serate di rilevamento sono state sicuramente esaustive, ma per avere i primi dati bisognerà pazientare ancora qualche settimana, necessaria per analizzare tutte le schede. La Direzione del Parco sottolinea ancora una volta come si riveli sempre più importante e produttiva la collaborazione tra l’Ente, in particolar modo il Servizio Pianificazione, il CTA del Corpo Forestale, l’UTB di Pratovecchio, le Unioni dei Comuni del Casentino e del Valdarno – Valdisieve, le Amministrazioni provinciali di Arezzo e Forlì – Cesena, l’URCA della Provincia di Arezzo, con il coordinamento operativo e scientifico di Lilia Orlandi e Loretta Leonessi di D.R.E.Am. Italia.

Uomini e donne di tutte le età, appassionati, studiosi o semplici curiosi, si sono immersi per tre giorni nelle notti del meraviglioso autunno del Parco per conteggiare, penna bussola e torcia alla mano, i richiami d’amore del principe della foresta. Durante le giornate di censimento, in attesa delle sessioni di ascolto serale, si sono alternati su entrambi i versanti dei seminari tecnici sulla fauna promossi dal Parco insieme al CFS e D.R.E.Am. Italia, con una preziosa testimonianza per il secondo anno consecutivo dalla Provincia di Cagliari ed Oasi WWF di Monte Arcosu, per una panoramica sulla gestione del raro cervo sardo ormai “gemellato” col tosco-romagnolo.

Un programma dalle mille sfaccettature naturalistiche, dunque, che ha visto il suo apice al termine delle due sessioni di censimento, quando, ancora in via sperimentale dopo gli incoraggianti risultati dello scorso anno, sono stati predisposti nel Parco alcuni punti d’emissione dei richiami di wolf-howling per ascoltare e monitorare gli ululati di risposta dei branchi di lupi presenti. Un’emozione incredibile, per tutti i censitori presenti dislocati nei circa 250 punti d’ascolto, e un’importante testimonianza per conoscere sempre meglio numeri e abitudini del predatore n°1 del Parco. I risultati sono al vaglio della Direzione del Parco che, assieme al CTA del Corpo Forestale dello Stato e D.R.E.Am. Italia, li confronterà e integrerà con i campionamenti e gli studi di lungo corso svolti in oltre un decennio di continuo monitoraggio, che ha visto negli ultimi anni l’area protetta protagonista del progetto Life Wolfnet, ed oggi impegnata nel prosieguo del progetto europeo nel cosiddetto Wolfnet 2.0.

Uno straordinario esempio di azione per la conservazione e conoscenza della Natura che si coniuga perfettamente con il supporto alle economie locali e con la divulgazione dei valori e delle bellezze del Parco nazionale, il commento unanime dei responsabili dell’organizzazione. Una menzione di merito va infine ai ragazzi e alle ragazze che, con straordinaria disponibilità, hanno partecipato al turno speciale di volontariato pensato e sviluppato dalla Cooperativa In Quiete proprio in supporto della gestione e realizzazione dell’evento naturalistico.