Home Attualità Economia Cercasi casa, il nuovo imperativo è “comprare”

Cercasi casa, il nuovo imperativo è “comprare”

0

È il momento buono per comprare. A dirlo non sono i broker di Wall Street ma gli agenti immobiliari della provincia di Arezzo. Con il mercato ancora fermo da un lato, ma soprattutto con le banche che hanno riaperto i rubinetti dall’altro, chi ha intenzione di acquistare la prima casa ora può mettere a segno un vero affare.

“Il valore immobiliare ad Arezzo è arrivato ai minimi storici e ora può solo risalire. Quindi chi ha in mente di andare ad abitare fuori dalla casa di origine, penso ad esempio alle giovani coppie, dovrebbe valutare meglio l’opzione dell’acquisto della prima casa anziché quella della locazione”, dice il presidente degli agenti immobiliari Fimaa Confcommercio Roberto Torzini.

Tanti i vantaggi: imposta di registro ridotta dal 3 al 2%, imposta ipotecaria e catastale passata da 168 a sole 50 euro, mutui in banca a tassi intorno al 2,25 – 2,75%. In più, niente Imu e Tasi irrilevante. “Senza contare che il Governo ha confermato le agevolazioni per chi fa migliorie agli immobili, finanziando il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione, il 65% di quelle sostenute per il miglioramento energetico e riportando a 10mila euro il bonus fiscale sull’arredamento”, ricorda il presidente Torzini, che sottolinea il cambiamento di rotta sul versante bancario: “negli ultimi anni era diventato difficile accedere ai mutui, adesso sono le stesse banche che entrano nelle nostre agenzie in cerca di clienti con cui stipulare mutui. Inutile dire che le condizioni sono particolarmente vantaggiose. E con il rendimento dei Bot allo 0,3%, investire i risparmi in un immobile prima casa è molto più redditizio”.

C’è stato poi il calo dei prezzi di mercato: secondo l’associazione di categoria, nel centro storico del capoluogo si è passati dalle 1.700-2.000 euro al metro quadrato alle 1.500-1.200 per un immobile da ristrutturare. “Ci sono oggetti interessanti, abitabili subito: piccole case di circa 50 mq, ma con ingresso indipendente e posto macchina, in vendita a 100- 120mila euro. Con la possibilità di avere un mutuo a tassi molto agevolati, c’è da pensare seriamente all’acquisto”, conferma il presidente della Fimaa Confcommercio aretina.

Il discorso vale per tutto il territorio provinciale. “L’effetto crisi sul mercato immobiliare si fa sentire un po’ ovunque. In generale reggono meglio i centri storici, va peggio per le periferie. È abbastanza fermo ancora il mercato degli immobili di prestigio, appannaggio molto spesso degli stranieri in cerca di un “buen retiro” in Toscana”.

Non è stata solo la crisi però ad abbassare il valore degli immobili: “il cambiamento delle normative, con l’introduzione degli obblighi relativi all’attestato di prestazione energetica, ha fatto il resto. Molte case sono obsolete ai fini dei più moderni requisiti in materia di risparmio energetico”, spiega Torzini, “penso ad esempio alle villette mono o bifamiliari che negli anni Ottanta-Novanta erano nate nella prima periferia o in campagna. Oggi si possono comprare a cifre molto contenute: con 200mila euro si può aspirare ad un terratetto di 240 mq, con 3 o 4 bagni, garage e giardino privato. Certo, da ristrutturare per rimetterlo a norma, ma comunque ideale per chi ha esigenze di tanto spazio. In ogni caso, per i proprietari di immobili di questo tipo è ora il momento di vendere: o sono disposti a spendere per rimodernarli o, se aspettano ancora, si ritroveranno ancora meno. L’attesa non fa che diminuire progressivamente il valore dell’immobile da riqualificare, fra dieci anni sarà ancora più vecchio”.

Ma, visto che conviene più comprare che vendere, chi vende in questo momento? “Di solito chi ha bisogno di una casa più grande perché la famiglia si è allargata, “dice Torzini, “in questo caso fa comunque un affare perché può realizzare meno dalla vendita, ma acquista ad ottimi prezzi, quindi la fa pari.  Poi c’è chi vuole disfarsi di immobili di famiglia ereditati, che in realtà sono seconde o terze case e hanno un’imposizione fiscale piuttosto onerosa da mantenere. Un tempo ne avrebbe ricavato un B&B, ma ora, con il mercato turistico che non rende quanto sperato, si preferisce vendere”.

Tra le zone più gettonate da chi cerca casa nel capoluogo, gli agenti Fimaa Confcommercio inseriscono Arezzo est, con la zona del Tribunale e i Cappuccini, oggi più in voga del quartiere Giotto, fino a qualche anno fa il più prestigioso, ma che ora sconta la presenza di molti immobili da riqualificare. Non perde il suo fascino la Marchionna, tranquillo quartiere residenziale ancora amato dalle famiglie con bambini. In generale, se gli over 50 possono permettersi di scegliere la location preferita, i più giovani “comprano dove fanno l’affare, guardano meno alla posizione e più a quanto ottengono con il budget che hanno a disposizione”, dice il presidente Torzini. Tra i requisiti avanzati dai clienti, resta importante la centralità e la presenza di servizi: “la vicinanza al centro e alla stazione, oppure la presenza di scuole e centri commerciali sono variabili a cui la gente fa sempre molta attenzione”.

 

Un po’ amaro il capitolo delle locazioni e compravendite immobiliari legati al commerciale: “la compravendita è praticamente ferma, va un po’ meglio per le locazioni ma la battuta d’arresto s’è sentita. Tra le zone più gettonate, restano ovviamente le strade più centrali della città per i negozi, l’area di Pescaiola per gli uffici, vista la vicinanza al raccordo autostradale e la disponibilità di parcheggi”.