Home Nazionale Cgil-Leopolda: a Roma e Firenze divisi su tutto, anche sul silenzio

Cgil-Leopolda: a Roma e Firenze divisi su tutto, anche sul silenzio

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Roma, 25 ott. – (AdnKronos) – Divisi su tutto, anche quando si tratta di stare zitti. Fra i pochi elementi a ‘unire’ la manifestazione della Cgil di Roma, e il meeting della Leopolda a Firenze, infatti, c’e’ il fuori programma del minuto di silenzio chiesto ai partecipanti. Ma le strade si dividono quando si tratta dell’oggetto della commemorazione. Da una parte i morti sul lavoro in Italia, dall’altra una vittima della pena di morte in Iran.
Se a Piazza San Giovanni un lavoratore della metropolitana di Napoli iscritto alla Fillea, Giovanni Addezio, ha chiesto un minuto di silenzio “per tutti coloro che sono morti sul lavoro”, a Firenze il secondo giorno della Leopolda 5 è iniziato con un minuto di silenzio chiesto da Lorenza Bonaccorsi in ricordo di Reyhaneh Jabbari, la giovane condannata a morte per aver ucciso un ex agente dei servizi segreti iracheni che avrebbe tentato di stuprarla. Una esecuzione che ha offerto a Renzi l’occasione per ribadire “a nome del governo” l’adesione alla “battaglia contro la pena di morte”.