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Cimeli bellici e specchi della Fiera: ancora mostre collaterali per il rilancio dell’Antiquaria

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Cimeli bellici e specchi della Fiera: ancora mostre collaterali per il rilancio dell’Antiquaria

La Fiera Antiquaria raddoppia ancora una volta: in occasione dell’edizione del prossimo fine settimana ancora mostre collaterali da abbinare all’evento principale.

“Le eccellenze del territorio che hanno voglia di arricchire la Fiera sono le benvenute – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive del Comune di Arezzo, Paola Magnanensi – l’amministrazione è pronta a collaborare. In questo caso, ci sono oggetti e immagini che parlano e raccontano storie di tragedia e di bellezza. In più abbiamo pensato di festeggiare il compleanno della Fiera stessa conferendo tre premi domenica 1 giugno alle 12 nella sede dell’Antiquaria sotto le Logge Vasari: sono per il miglior banco con oggetti di antiquariato, per il miglior banco con opere dell’ingegno e per il migliore oggetto”.

Si parte con “In trincea”, al centro di accoglienza turistica Benvenuti ad Arezzo, mostra organizzata dall’associazione culturale Collezionisti Storici Aretini in collaborazione con Comune di Arezzo e Museo dei Mezzi di Comunicazione. Fino al 31 luglio, da lunedì a venerdì 10-13 / 13,30-17,30. Sabato e domenica 10-18.

Dal titolo si può cogliere come l’esposizione sia dedicata ai cimeli della tragedia che ha cambiato il mondo: nella prima sala, ecco due baracche costruite con vecchie assi, simili a quelle nelle quali i militari erano costretti a vivere e a svolgere attività di prima linea. Una costruzione riproduce un’infermeria di primo intervento medico, con tanto di chirurgo e soldato ferito, l’altra la sede di un addetto alle comunicazioni. Centinaia di fotografie portano il visitatore nei momenti di vita (e di morte) al fronte, unitamente alla vista di cappelli, berretti, elmetti – alcuni devastati da colpi o esplosioni – borracce, gavette, uniformi, arnesi di scavo o di lavoro, buffetterie, documenti, manifesti, cartine topografiche, strumenti chirurgici o d’uso al campo, cassette, contenitori di vario tipo e la ricostruzione di un ridottino di prima linea, completo di manichino in uniforme e armato.

I consigli e il commento degli organizzatori: “il percorso è da farsi con calma, in modo da capire e riflettere su quanto evocano le centinaia di oggetti e documenti in visione, vale a dire le sofferenze e i sogni di milioni di ragazzi e di uomini di tante nazioni che, per qualcosa di evitabile, furono mandati a morire, al freddo, sotto la pioggia, nella neve e nel ghiaccio, pieni di pidocchi ed esposti a ogni tipo di malattia. Un’esistenza da cavernicoli, nell’attesa di ammazzare altri ragazzi e uomini o di essere annientati”.

Alle Logge Vasari c’è invece la mostra delle foto che sono andate a comporre il volume di Alessandro Bindi recentemente pubblicato dal titolo “Fiera Antiquaria. Riflessi di Arezzo”. Splendidi scatti dove la Fiera riflette se stessa, i suoi momenti, i suoi angoli, una ripresa originale della manifestazione vista essenzialmente attraverso gli specchi. Sempre dal 31 maggio fino a luglio, in collaborazione con il Comune di Arezzo, il Foto Club Chimera e Foto Ottica Franchini presso le sedi del Foto Club e della Fiera Antiquaria. Le foto del libro sono state racchiuse da Alessandro Bindi all’interno di variegate cornici, scatole in legno, vassoi e numerosi oggetti di antiquariato, con soluzioni originali.

“Aver potuto usufruire – ha detto Bindi – di due sedi prestigiose, in una cornice unica come le Logge Vasari, per raddoppiare l’esposizione è motivo di gratificazione. Il segnale di quanto l’idea sia stata apprezzata e condivisa. Gratificazione che si aggiunge a quella ottenuta grazie al libro pubblicato con l’obiettivo di vedere crescere la Fiera, che regala ogni mese ai visitatori la bellezza di una città”.