Home Nazionale Cna Roma, con ‘Impresa Facile’ intercettiamo voglia di mettersi in proprio

Cna Roma, con ‘Impresa Facile’ intercettiamo voglia di mettersi in proprio

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Roma, 29 gen. (Labitalia) – "Con il servizio 'Impresa Facile' vogliamo intercettare la voglia di impresa della città". A dirlo Riccardo Pioli, responsabile servizi Cna di Roma. "Innanzitutto -spiega- individuando le criticità che non sono solo la burocrazia e il credito, ma la difficoltà di avere un unico punto di riferimento. Chi ha un'idea non ben definita oggi si trova spaesato. Noi vogliamo orientarlo tra tutte le opportunità in essere. Incoraggiandolo se ha una buona idea, indirizzandolo verso una strada diversa se quel progetto non funziona". "Con il nostro servizio – avverte Pioli – che prevede un contributo sostanzioso di 4.500 euro, vogliamo evitare che nascano imprese deboli, fragili, destinate a durare pochi mesi e far sì che nascano imprese strutturate. Destinate a durare tanti anni. Per questo diamo assistenza sul percorso, in tutte le nostre sedi del territorio di Roma e provincia. Il bando camerale, di 2.500 euro, è uno strumento in più. E, visto che il periodo più critico sono i primi sei mesi, abbiamo aggiunto un voucher di 2mila euro su tutti i servizi: tra gli altri, predisposizione del business plan, contabilità, sicurezza e medicina del lavoro e così via". "La forza della Cna – fa notare Erino Colombi, presidente Cna di Roma – è il suo radicamento sul territorio. Su questa conoscenza parte l'analisi dei casi singoli per capire cosa possiamo mettere a disposizione per chi parte da zero e deve reinventarsi la sua vita. Stimolando la voglia di mettersi in gioco. Vedo tanti ragazzi che vanno all'estero a vivere e lavorare. Facciamo in modo di farli restare qui, rendendo più favorevole il territorio e stimolando la voglia di fare imprese. Abbiamo tanti strumenti, come quelli presentati oggi, tante opportunità, come bandi pubblici e finanziamenti. Stiamo attraversando un passaggio difficile, le regole cambiano. Il compito dell'associazione è accompagnare le imprese già esistenti, ma anche gli aspiranti capitali d?azienda, a superare questa fase". "Ogni anno – ricorda Lorenzo Tagliavanti, direttore della Cna di Roma – aumenta il numero di iscrizioni al registro della Camera di commercio di Roma: in parte imprese, ma anche tante partite Iva, iniziative individuali che vanno accompagnate sin dalla loro nascita. L'aumento della propensione all'attività autonoma è il riflesso della crisi". "Quando un'impresa con 15 dipendenti chiude – continua – tanti dirigenti perdono il posto. Cercheranno un'occupazione dipendente, ma, constatato che il lavoro non c?è, punteranno su una propria attività. Lo stesso accade tra i giovani: senza bandi di concorso e aziende che assumono, l'unica strada è quella di mettersi in proprio. Puntando soprattutto sul web, che ha trasformato le nostre vite e l'economia. Da guardare con attenzione la voglia di intraprendenza delle donne e il fenomeno degli immigrati: molti di loro sono venuti a fare gli operai. Perso il lavoro, tanti puntano sull'edilizia". "Negli ultimi anni in Italia – fa notare Tagliavanti – si sono distrutti 3 milioni di posti di lavoro, ma se ne sono creati 700mila: tanti sono neoimprese nate tra 5 e due anni fa, in piena crisi. Una nascente new economy, fenomeno prevalentemente metropolitano. A parte Isernia, eccezione che conferma la regola, in cima alle classifiche delle start up ci sono Milano, Roma e Napoli: nella dimensione metropolitana le occasioni sono superiori rispetto alla provincia. Si concentrano nel terziario avanzato, nelle telecomunicazioni, nei servizi alla famiglia e alle imprese. Senza contare il peso che hanno i grandi committenti, che stanno esternalizzando molte delle funzioni".