Home Nazionale Cna Roma, mettersi in proprio scelta dopo perdita lavoro o apprendistato

Cna Roma, mettersi in proprio scelta dopo perdita lavoro o apprendistato

0

Roma, 27 mar. (Labitalia) – Scelgono di mettersi in proprio perché hanno perso il lavoro, o per passare da dipendente a titolare di un’impresa di analoga tipologia. Molti perché hanno fatto un percorso di apprendistato o di formazione professionale fortunato: sono le tante storie raccontate dalle 100 neoimprese che in queste settimane hanno partecipato agli Open day impresa Facile Cna Roma, dedicati ad aspiranti imprenditori. Alcuni hanno le idee chiare, molti no: la forma giuridica prescelta nella maggior parte dei casi è l’impresa individuale (22%) e la srl, semplificata per giovani imprenditori (26%). Il 26% richiede assistenza nella scelta.
In particolare, i neo imprenditori provengono nel 41% dei casi da esperienze in aziende dell’analogo settore; nel 13% hanno perso il lavoro e nel 26% la scelta è condizionata dal tipo di istruzione e formazione. Pochi ambiscono ad avviare attività nei settori più tradizionali, come produzione di giocattoli tradizionali, fabbricazione di candele e oggettistica per la casa.
Tanti pensano di lanciarsi nella gastronomia: c’è chi progetta di aprire un laboratorio di cioccolata, chi un fast-food. E ancora: take-away, paninoteche, riattivazione di forni a legna per produzione di pane dop. Non manca l’apporto degli stranieri, testimoniato dall’iniziativa di una giovane rumena che sogna di importare prodotti biologici dal suo Paese.
E per sfruttare le ondate di turismo nella capitale, sulla scia di eventi come la beatificazione di Papa Woityla e il concerto dei Rolling Stones, tanti hanno in mente la creazione di piccoli alberghi, bed and breakfast, fornitura di guide e portierati per aziende.
Non mancano attività di servizi alla persona: assistenza domestica per anziani, baby-sitting on line, associazioni culturali aperte a persone portatrici di handicap per sviluppare competenze linguistiche, insegnamento dell’inglese nelle periferie, valorizzazione del patrimonio artistico.
Tra le attività più innovative c’è chi progetta apparecchiature per allevamento di animali esotici e chi cavalca l’ondata green, producendo e istallando impianti per la riqualificazione energetica, fino a una società che si prefigge assistenza nell’uso di droni.