Home Attualità Salute Combattere il dolore nelle strutture dell’emergenza sanitaria: un dovere degli operatori sanitari

Combattere il dolore nelle strutture dell’emergenza sanitaria: un dovere degli operatori sanitari

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Mercoledì giornata di studio e valutazione dei percorsi adottati nell’azienda aretina. Il confronto fra le strutture. La collaborazione dei pazienti e il ruolo delle associazioni di volontariato

AREZZO – Fra il dire ed il fare c’è di mezzo il “dolore”. Un titolo che racchiude il sentimento con cui gli operatori sanitari si approcciano al tema del dolore da parte dei pazienti. Un tempo la medicina “imponeva” di non lenire il dolore, considerato la migliore sentinella e la migliore spia per individuare la malattia. Oggi le cose per fortuna sono cambiare. Il dolore non ha più questa funzione e spesso la malattia è il dolore stesso,

Ci sono regole nazionali e internazionali, linee guida scientifiche precise sui modi di affrontare il dolore dei pazienti.

Ci sono percorsi assistenziali con impegni definiti sulle modalità per affrontare questo tema, grazie anche ai farmaci che nel frattempo si sono evoluti sulla loro efficacia e sulla diminuzione estrema dei cosiddetti danni collaterali.

Temi che saranno affrontati mercoledì prossimo (17 dicembre) all’Auditorium Pieraccini del San Donato, in una giornata che vedrà la partecipazione di esperti, ma soprattutto il confronto diretto di quanti si trovano a dover affrontare quotidianamente questo problema.

In particolare si discuterà del dolore nel Deu (il dipartimento dell’emergenza urgenza), cioè nei pronto soccorso della nostra provincia e nel precedente approccio con il 118.

Il Pronto soccorso di Arezzo (rilevazione del Mes regionale) è fra i migliori in Toscana per la sua capacità di combattere il dolore nei pazienti., ma ci sono ancora molte azioni da compiere e molti percorsi da aggiustare. Il confronto avrà proprio lo scopo di condividere le strategie e migliorare le cure e la partecipazione oltre che degli operatori, anche dei pazienti che sono protagonisti principali sia passivi che attivi.

Prima di entrare negli aspetti scientifici, organizzativi e operativi, il professor Stefano Brogi, docente di filosofia e autore di pubblicazioni che affrontano le diverse facce del dolore nella storia e nel pensiero filosofico, terrà una lezione magistrale su ““Il dolore e la sofferenza: uno sguardo storico-filosofico”.

Quindi i professionisti della Asl affronteranno una serie di temi anche specifici, dal trattamento della persona con dolore al trattamento pre-ospedaliero, dai farmaci antidolorifici (che non sempre hanno effetti benefici, ai dolori da colica renale, da frattura ossea, di natura nevritica, da cefalea ed emicrania, da lombalgia e lombo-sciatalgia, del dolore del paziente oncologico.

Si esamineranno inoltre la gestione del dolore nei cinque pronto soccorso della Asl8, il consumo dei farmaci antidolorifici, la sedo-analgesia cosciente nel bambino e nell’adulto, il dolore nella patologia ginecologica, il dolore addominale che è un autentico “osservato speciale” .

La giornata si concluderà con una tavola rotonda nel corso della quale il tema del dolore sarà “coniugato” anche nelle azioni che coinvolgo le intere strutture ospedaliere.