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«È la conferma che il tributo è utile e legittimo»

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«È la conferma che il tributo è utile e legittimo»
Paolo Tamburini

Il presidente Paolo Tamburini: «Il contributo viene riversato interamente sul territorio ed è l’unica risorsa con la quale viene garantita e fatta la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua»

«Il tributo chiesto dal Consorzio non solo è legittimo, ma utile per l’ambiente e la cittadinanza. Viene riversato interamente sul territorio ed è l’unica risorsa con la quale viene garantita e fatta la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua». È questo il commento di Paolo Tamburini, presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, alla recente sentenza con la quale Commissione Tributaria Regionale dà ragione al Consorzio. «Nel 2011 la Commissione Tributaria Provinciale – continua Tamburini – aveva accolto il ricorso in un gruppo di 34 cittadini aretini che chiedevano di non pagare il tributo appellandosi alla non liceità del Consorzio ad emettere avvisi. Noi ci siamo appellati alla Commissione regionale che ha accolto il nostro ricorso».

La sentenza che arriva da Firenze serve a far proseguire il lavoro del Consorzio con maggiore serenità. «Abbiamo sempre creduto nella correttezza del nostro operato e nella trasparenza delle nostre azioni». Per Tamburini «il lavoro del consorzio, l’attività che svolge in 54 Comuni su tre Provincie (Arezzo, Firenze e Siena) indispensabile per la tutela del territorio e per la sua salvaguardia in termini idrogeologici».

Proprio in questi giorni il «Consorzio ha avviato una strategia di coinvolgimento dei Comuni per definire gli obiettivi prioritari per ciascuna zona e avviare un piano condiviso di programmazione degli interventi tagliato sulle esigenze dei Comuni e valutato con le risorse a nostra disposizione. Si apre una nuova visione di insieme, di collaborazione con la quale Comuni e Consorzio lavorano per soddisfare i bisogni di ciascun territorio. L’aspetto importante è che adesso c’è piena collaborazione».

E in questa ottica di collaborazione e di programmazione è stato presentato alla Regione il Dads, il documento dove sono inseriti 34 interventi di manutenzione ordinaria per 3,2 milioni di euro.