Amore, ascolto, comprensione, empatia, fiducia, ospitalità, pazienza, rispetto, speranza, tenerezza. Sono le dieci virtù professionali che Bruno Rossi, docente di Pedagogia  generale nel Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena, ritiene indispensabili per dare valore e successo al all’atto educativo, come descrive nel suo ultimo libro “Il lavoro educativo”, pubblicato dall’editore Vita e Pensiero.

“Ogni lavoro educativo è denso di emozioni, sentimenti, passioni, stati d’animo”, si legge nella quarta di copertina. “Un insieme di fenomeni affettivi, espliciti e latenti, positivi e negativi, accompagna le professioni educative, costella la quotidianità dell’educatore andando a incidere sulle sue condotte, sulle sue logiche e sui suoi stili operativi, permea i suoi modi di pensare e di vivere l’educazione e la professione. Ne consegue che l’efficacia dell’azione educativa dipende non poco dalla qualità della relazione affettiva instauratasi tra educatore ed educando”.

Le dieci virtù professionali partecipano alla configurazione della professionalità dell’educatore, e dunque della sua identità, e alla caratterizzazione dei suoi compiti e delle sue funzioni. “Se possedute e agite, contribuiscono a dare risposte concrete e valide ai bisogni e alle domande di educazione posti dalle differenti persone e dai differenti contesti. In questo senso, le pagine che compongono il volume, lungi dal volere disegnare il ritratto del (l’impossibile) perfetto educatore, provano a tratteggiare quello del (possibile) buon educatore”.