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Esodati aretini, si riaccende la speranza della pensione

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Esodati aretini, si riaccende la speranza della pensione
Sede Acli Arezzo

Il Patronato Acli comunica la costituzione di un sesto contingente per la salvaguardia pensionistica. In deroga alla riforma Fornero, saranno coinvolti 32.100 esodati: tra loro molti sono anche di Arezzo

AREZZO – Per tanti esodati aretini si riaccende la speranza di ottenere l’agognato pensionamento. Il Patronato Acli di Arezzo rende infatti noto che il governo ha approvato la costituzione di un sesto contingente di persone che, pur avendo cessato la loro attività lavorativa in anticipo rispetto a quanto previsto dalla riforma Fornero, potranno ora godere della pensione sulla base dei requisiti vigenti prima della stessa contestata riforma. Tale operazione di salvaguardia mira infatti ad arginare gli esiti negativi di una manovra che ha creato numerosi problemi a migliaia di lavoratori che si sono trovati nella condizione di abbandonare la professione prima di poter accedere al pensionamento.

Questo nuovo contingente comprenderà 32.100 esodati su scala nazionale, un’amplia platea divisa tra varie categorie e formata, tra l’altro, da 8.800 lavoratori licenziati o cessati per accordi individuali o collettivi; 4.000 lavoratori con contratto a tempo determinato cessato tra il 2007 e il 2011 e non rioccupati a tempo indeterminato; 1.800 lavoratori in congedo dal 2011. Tra coloro interessati dalla salvaguardia tanti saranno anche di Arezzo, come dimostrano i precedenti contingenti formati negli anni scorsi dal governo. Per poter sperare nel pensionamento con i vecchi requisiti, tutti gli interessati dovranno presentare un’apposita domanda alla Direzione Territoriale del Lavoro entro e non oltre lunedì 5 gennaio 2015. Nell’analizzare le singole posizioni dei cittadini e nell’aiutarli nella complicata compilazione della modulistica, un prezioso supporto arriva dal Patronato Acli che garantisce una verifica veloce, professionale e gratuita delle possibilità di rientrare nel contingente per la salvaguardia pensionistica.

«Si tratta di una materia complessa che prevede un’attenta analisi caso per caso – spiega Pietro Donati, direttore del Patronato Acli di Arezzo. – Questi interventi normativi pongono giustizia alla riforma Fornero, fornendo un’adeguata soluzione per tutti coloro che attualmente si trovano nella penosa condizione di non disporre né di un lavoro né di un reddito da pensione».

Il Patronato Acli invita dunque tutti i lavoratori che potrebbero essere interessati dalla salvaguardia a contattare il numero 0575/21.700 o a presentarsi direttamente ai vari sportelli provinciali entro la scadenza del 5 gennaio. Un appuntamento da non mancare, pena la decadenza del diritto alla pensione.