Home Nazionale Filcams Cgil, turismo in ripresa ma occupazione cala ancora

Filcams Cgil, turismo in ripresa ma occupazione cala ancora

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Roma, 11 giu. (Labitalia) – La Pasqua ‘alta’, i Ponti del 25 aprile e Primo Maggio, le santificazioni dei due Papi, hanno dato una boccata di ossigeno a tour operator, alberghi e piccoli esercenti, che mostrano segni di fiducia per la prossima stagione estiva. Ne è convinta la Filcams Cgil che in una nota spiega: “I primi mesi del 2014 sono più positivi del 2013: gli albergatori hanno registrato un incremento medio del 2,5% delle presenze di turisti , in particolare, +4,2% di stranieri e +1% di italiani”.
“Il 40% dei Tour operator stranieri intervistati da un’indagine Enit -prosegue Filcams- sono soddisfatti delle vendite verso l’Italia, se pur dichiarando la tendenza a modificare le abitudini: viaggi brevi e last minute. Dinamiche registrate anche dal turismo “nostrano” durante le festività primaverili: vacanze brevi e gite fuori porta, piccoli segnali positivi che gli addetti del settore sperano rappresentino una buona premessa per la stagione estiva”.
Purtroppo però sempre durante i primi mesi del 2014 l’occupazione non ha seguito il trend positivo dei turisti, spiega il sindacato “ed è stata rilevata una variazione negativa di più del 26% degli occupati rispetto allo stesso periodo del 2013 (persi più di 5mila posti di lavoro in un anno); in calo non solo gli stagionali –passati da poco meno di 10mila a 6500– ma anche gli occupati a tempo indeterminato, – da 10mila a 8700 lavoratori. “ Il settore del turismo oscilla da un minimo di 900mila a un massimo di 1 milione e 200mila circa di lavoratrici e lavoratori, a causa della forte stagionalità e del sommerso. C’è il “part time che maschera un tempo pieno, il lavoro intermittente (a chiamata) che non rispetta i riposi giornalieri e settimanali, e buste paga non consegnate o errate e contributi non versati”, dice la federazione della Cgil.
“Purtroppo le forme di lavoro irregolare nel settore del turismo rappresentano un male endemico -spiega Cristian Sesena della Filcams Cgil-. Si tratta del cosiddetto lavoro grigio, forme di inquadramento che non rispettano i reali impegni lavorativi e non tutelano completamente il lavoratore, ma permettono ai datori di lavoro di eludere i controlli e il versamento dei contributi”.
È per questo che la Filcams Cgil, anche quest’anno lancerà in tutti i territori una campagna informativa per le lavoratrici e i lavoratori del turismo, giovani e non, spesso in difficoltà, anche a stare al passo con i continui mutamenti del mondo del lavoro, viste le numerose riforme degli ultimi anni.