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Fillea Cgil e Filca Cisl: “Mbf futuro sempre più incerto. Cantieri a rischio”

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Fillea Cgil e Filca Cisl: “Mbf futuro sempre più incerto. Cantieri a rischio”
Cgil Arezzo

Ancora un rinvio. Per l’ennesima volta la Mbf non si è presentata al tavolo di confronto istituito  con Provincia e  Comune di Arezzo, la Direzione Territoriale del Lavoro, Fillea Cgil e Filca Cisl.

Nella riunione del 24 marzo  era stato concordato un percorso che prevedeva due momenti di confronto. Il primo, il 4 aprile  con le Organizzazioni Sindacali  sulla gestione della Cigs, con l’obiettivo di reinserire un numero maggiore di  lavoratori nei cantieri rispetto a quelli attualmente impiegati. Il secondo, il 17 aprile, con il Tavolo Istituzionale  per  una verifica sul  rispetto degli impegni presi dall’azienda e sull’evoluzione della procedura concorsuale .

In entrambe le occasioni la Mbf non si è presentata adducendo, all’ultimo momento, le scuse più varie.

Nei pochi confronti avuti, l’Azienda chiedeva  responsabilità ai lavoratori per gestire un periodo così difficile  e di proseguire  le lavorazioni nei cantieri.

Noi siamo ben consapevoli, dichiarano le organizzazioni sindacali, che  il cantiere Fortezza , quello delle Logge del Grano e  del Teatro Petrarca sono progetti che, nell’interesse collettivo, devono essere portati a termine. E questo lo dimostra anche il ruolo che sta cercando di svolgere il Comune per trovare soluzioni condivise, ma la responsabilità a senso unico non può funzionare. E’ quindi ora che la Mbf rispetti i patti: lo deve ai lavoratori che si stanno sacrificando, lo deve alla comunità aretina la quale, attraverso quegli appalti sta garantendo lavoro, lavoro importante e soprattutto pagamenti, merce rara di questi tempi.

Basta, siamo stufi, pretendiamo chiarezza e rispetto.

La sensazione è che qualcuno si senta al di sopra delle regole comuni, pensi di avere una sorta di immunità rispetto alle azioni che intraprende. Se lo scordino: non accetteremo più questo atteggiamento.

A questo punto la strada è obbligata: la Mbf  rispetti gli accordi e noi continueremo a fare la nostra parte.

Se così non fosse,  l’alternativa la decideranno i lavoratori che riuniremo in assemblea martedì 22 aprile, non escludendo alcuna forma di protesta e azione legale.

E’ il momento in cui chi  ha la responsabilità di traghettare l’azienda fuori da questo pantano se la deve assumere. I lavoratori hanno fatto sempre la loro parte e non si sono mai tirati indietro. Ora la ditta  dimostri con i fatti che vuole risolvere i problemi, non  con le solite sterili chiacchiere.