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Finanziamenti: per le Pmi aretine è il baratro Accesso al credito peggiore di tutta la Toscana

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Finanziamenti: per le Pmi aretine è il baratro Accesso al credito peggiore di tutta la Toscana

Vannetti: “Da definire politiche industriali di sistema Necessario un rapido e definitivo rilancio di Banca Etruria”

Accesso al credito: per le Pmi aretine è il baratro. I dati di Confartigianato Arezzo non danno scampo: l’ultimo dato aggiornato indica per la nostra città  un calo dei finanziamenti bancari alle imprese dell’8,4%, un dato negativo che è quasi il doppio del dato regionale, che vede la media toscana con un calo del 4,6% e soprattutto il peggior dato tra le province toscane. Solo Pistoia e Prato, infatti, si avvicinano a queste cifre con un calo rispettivamente del 7,2 e del 7,7. Le altre zone produttive sono più o meno nella media regionale o sotto.

Questo porta ad un altro dato altrettanto drammatico: quello che riguarda i protesti. Anche qui Arezzo vanta il tristissimo primato regionale. Sempre dai dati Confartigianato si evidenzia come l’incidenza dei protesti sul valore aggiunto delle imprese in Toscana riscontri una media dello 0,19 %, mentre ad Arezzo la stessa media è più alta di quasi 20 punti: lo 0,38. La provincia toscana più vicina è ancora una volta Prato, con lo 0,25%, seguita del Siena con lo 0,23. Resta comunque un divario di 10 punti.

“Questa situazione, il minor accesso al credito della Toscana, associato con la più alta incidenza dei protesti, è assolutamente insostenibile – afferma il presidente di Confartigianato Arezzo Ferrer Vannetti. –  Serve al riguardo una radicale svolta per liberare il Paese e le banche da vincoli e rigidità che stanno compromettendo qualsiasi tentativo, seppur timido, di ripresa, svolta ad iniziare dalle risorse messe a disposizione dalla Bce, largamente inutilizzate”.

Secondo Vannetti “occorre definire delle politiche industriali di sistema a favore della garanzia per agevolare l’accesso al credito delle Pmi. Tali interventi dovrebbero essere coordinati tra loro e continuativi e, soprattutto, essere finalizzati in azioni di politica economica strutturata, abbandonando una volta per tutte una modalità di intervento spot”.

Questo a livello nazionale, ma a livello locale Vannetti spiega che “una positiva soluzione della situazione di Banca Etruria potrebbe essere uno strumento importante in più a favore delle piccole e medie imprese della nostra provincia, che potranno contare, una volta che il cammino virtuoso che la Popolare di Arezzo sembra aver intrapreso giungerà a compimento, in un istituto di credito che sul territorio potrà svolgere quel ruolo di sano sostegno alle imprese che tutti auspicano”.

In questo difficilissimo scenario, comunque, “Confartigianato Imprese Arezzo rappresenta per l’accesso al credito – conclude Vannetti – non solo per i nostri associati, un importante punto di riferimento, certo e qualificato in grado di dare risposte anche in questa situazione drammatica”.

Da tenere presente, infatti, che Confartigianato Arezzo gestisce circa il 22% (+2%) di tutte le operazioni di finanziamento elaborate dalle 22 associazioni provinciali regionali di Cna e Confartigianato. Livelli di eccellenza sono stati registrati anche nell’operatività degli Artigiancassa Point: nel 2013 sono state elaborate 219 pratiche della quali 153 deliberate (70%) per un totale di circa 6 ml di euro di erogato.