Home Politica “Il futuro della città passa anche dalla ex Lebole”

“Il futuro della città passa anche dalla ex Lebole”

0
“Il futuro della città passa anche dalla ex Lebole”
Stefano Gasperini

Nota dell’assessore all’urbanistica, Stefano Gasperini, sul progetto per la vecchia area industriale

La condivisione del progetto Lebole da parte del gruppo Pd è un elemento di forte positività. Sostiene la Giunta in un’operazione che chiude una complessa e purtroppo lunga pagina e ne apre un’altra, densa di aspettative positive.

Siamo di fronte ad una soluzione di qualità che restituisce alla città un’area fondamentale e di grande impatto, anche visivo. Comporta una notevole mole di investimenti: alcune decine di milioni di euro che andranno in circolazione nel tessuto economico locale. Realizza un’integrazione tra 3 elementi oggi separati: l’area ex Lebole, quella espositiva di Arezzo Fiere e la città. Ci saranno investimenti in termini di viabilità e di servizi. Tra gli altri quello per una nuova rete fognaria destinata ad eliminare il rischio allagamenti nella zona.

In sintesi ci prepariamo a trasformare una parte importante della città che ha contributo, per quasi 40 anni, a farne la storia.

E da qui l’Amministrazione comunale prosegue il suo cammino per una riorganizzazione complessiva della città sia in termini urbanistici che di qualità della vita delle persone. Dalla Lebole passeremo alla ex Cadorna ed avremo, nonostante le difficoltà dell’impresa le cui sorti stiamo costantemente monitorando, il progressivo complemento delle maggiori opere del Piuss, cioè teatro Petrarca, Logge del Grano e Fortezza. Senza dimenticare lo scalo merci.

Intendiamo rafforzare, dopo la chiusura dei rinnovi di Arezzo Fiere, la collaborazione con questa società e con la Camera di Commercio in funzione del sostegno al manifatturiero e ai settori del turismo e della cultura. Seguiamo con grande attenzione il delinearsi di un nuovo futuro per Banca Etruria, nella convinzione che la soluzione finale sarà il mantenimento del radicamento di questo istituto nel contesto locale in un quadro di rafforzamento complessivo e di sviluppo nazionale.

Urbanistica, lavoro ed impresa sono temi centrali che rappresentano la chiave di volta per sostenere il peso sempre più grave della crisi sociale che si scarica sull’amministrazione comunale. Pensiamo, quindi, ad un nuovo welfare che sia frutto dell’integrazione di tutti i soggetti pubblici e privati e che sia in grado di non lasciare nessuno da solo.

Il denominatore comune della progettualità, in parte aggiornata e in parte nuova, sarà il tema della Smart city come nuova e fondamentale sfida da affrontare nel momento in cui ci prepariamo a disegnare, organizzare e far vivere una nuova città.