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Giostra del Saracino: si vince anche con punteggi molto bassi (prima parte)

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Giostra del Saracino: si vince anche con punteggi molto bassi (prima parte)

Scorrendo l’Albo d’oro potremo notare che ormai da molti anni per aggiudicarsi la giostra è necessario avere una coppia di giostratori che abbia, nella punta della lancia, la possibilità di centrare almeno un 5. Insomma ci vuole una mira infallibile ed a volte non basta nemmeno quella. Basta chiedere infatti a Sant’Andrea e Colcitrone entrambi usciti sconfitti dalla Piazza totalizzando il massimo punteggio rispettivamente nel 2011 e nel 2012. Il caso ha poi voluto che in entrambi i casi la vittoria sia andata a Porta Santo Spirito “avvantaggiato” dalla rottura di una lancia che ha portato al raddoppio del punteggio. Ma andando indietro nel tempo troviamo anche edizioni nelle quali lo “zero” è stato assoluto protagonista. Ed allora iniziamo una veloce carrellata facendoci dalla Giostra più lontana nel tempo.

Agosto 1933: la Giostra è agli albori. Le note di quegli anni le ritroviamo nell’ormai famoso ed introvabile libro di Carlo Dissennati “Le mille lance del Saracino”. Dalla cronaca non solo giostresca che vi fa si evince che in quegli anni la propaganda fascista investe moto nella manifestazione aretina. Si intitola, proprio in quell’anno, una Via alla Giostra. Via del Chiavello infatti assume il nome di Via del Saracino (nome che detiene tutt’oggi). Ma andiamo a quel 6 agosto. Nella prima tornata di carriere il punteggio massimo è il 3 di Porta del Foro, dietro si trova Porta Sant’Andrea con 2 punti mentre a “zero” si sono fermati Porta Crucifera e Porta Santo Spirito che ripeteranno lo stesso punteggio anche nelle seconde carriere concludendo la Giostra senza avere messo a segno punti validi. Gli altri due invertono i punteggi e si va quindi allo spareggio. Il cavallo di Cirini (Porta del Foro) si imbizzarrisce per il volo di una colomba ed il giostratore colpirà la parte esterna del cartellone senza marcare punti. Ai giallo cremisi basta colpire il tabellone per aggiudicarsi la vittoria. Martini non sbaglia e con 4 punti Consegna la seconda vittoria al quartiere della Chimera.

Facciamo un salto di 18 anni ed arriviamo al 1951. E’ l’anno del Censimento ed Arezzo conta 65.511 abitanti. Tra gli avvenimenti di quell’anno segnaliamo la visita in Italia del Cancelliere tedesco Adenauer che il 26 settembre mette fine allo Stato di Guerra con l’Italia che non era mai stato revocato. Il 3giugno si era corsa, intanto, l’edizione della Giostra di cui parliamo. Al termine delle prime carriere solo Porta Santo Spirito ha punti al suo attivo: 4. Tutti gli altri si trovano con lo “Zero” nel tabellone. Nella seconda tornata Porta Crucifera e Porta del Foro marcheranno 3 punti. Sant’Andrea e Porta Santo Spirito “Zero”. Forti del 4 della prima carriera i gialloblu escono vincitori. (fine prima parte . . . continua)