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Giostra del Saracino: si vince anche con punteggi molto bassi (seconda parte)

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Giostra del Saracino: si vince anche con punteggi molto bassi (seconda parte)

Nella prima parte di questo racconto ci siamo soffermati sulle Giostre corse nel 1933 e nel 1951 entrambe caratterizzate dai bassi punteggi ottenuti da tutti i Quertieri (vincitore incluso). Oggi ci spostiamo in vanti di 5 anni per arrivare al 1956 quando si dovrà attendere il 5° tiro per vedere segnare qualche punto nel tabellone. Sarà il 2 di Porta del Foro. Tirerà poi Donatino che marcherà 5 punti per Porta Crucifera (Anche Arturo Vannozzi aveva marcato lo stesso punteggio ma il suo gesto fu reso nullo dalla perdita della lancia). A porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito non basteranno rispettivamente il 3 ed il 4 per portare via la vittoria ai rossoverdi. E’ questo l’anno della tragedia nella miniera belga di Marcinelle dove persero la vita 237 minatori di cui 139 italiani. Ma è anche l’anno della celeberrima trasmissione televisiva “Lascia o Raddoppia”. Si sta inoltre formando la prima generazione che non ha mai vissuto gli orrori della guerra. E per fortuna a quella altre ne sono seguite le quali stanno vivendo, in Europa, il periodo più lungo senza conflitti bellici tra le maggiori potenze.

Settembre 1964: è l’anno di Gigliola Cinquetti che con “Non ho l’età” vince il Festival di Sanremo. Il 21 agosto muore Palmiro Togliatti. E’ anche l’anno dei primi “topless” e dello scandalo che suscitano. Nelle Preture i processi per “oltraggio al pudore” hanno una brusca impennata ma si arriva anche, in alcune città, a sequestrare i manichini esposti nelle vetrine e processare i negozianti per il materiale considerato osceno esposto in pubblico. La Giostra si dovrebbe correre il 6 settembre ma viene rinviata al 13 a causa del maltempo. Che sarà una Giostra difficle si vede da subito. Prime 4 carriere, in testa Porta Crucifera e Porta Sant’Andrea con punti. . . 1 (UNO). Le cose si capovolgono nella seconda tornata. I due quartieri che avevano “zero” marcano 3 punti mentre gli altri ripetono l’1. Morale: spareggio Porta del Foro contro Porta Santo Spirito. Sarà il primo ad affermarsi con 4 punti mentre Donatino per i giallo blu realizzerà soltanto due punti.

Arriviamo così al 1981. Possiamo fare un veloce raffronto tra l’Italia di adesso e quella di allora dando un’occhiata ai tassi di interesse ed all’inflazione. Oggi si viaggia con inflazione che rischia di diventare “deflazione” e tassi per mutui molto bassi, anche sotto il 5% (sempre che il mutuo ci sia concesso!). Nel 1981 l’inflazione volava oltre il 21% i tassi di interesse toccavano il 19% e la Lira (ancora nessuno poteva pensare di mettersi in tasca l’Euro) era stata svalutata del 6%. Il 6 settembre si corre la 60^ Giostra del Saracino. Al termine della prima tornata Porta Santo Spirito e Porta Crucifera sono in testa con 4 punti. Lontano porta del Foro (2) e ultimo Sant’Andrea (Verità perde la lancia ed i punti segnati che erano 5). Nella seconda tornata nessun cavaliere otterrà punti validi. Si spareggia. Al terzo spareggio Santo Spirito ha la meglio.

Ultima Giostra che ripercorriamo è quella del settembre 1984. Sono passati solo tre anni. Porta Santo Spirito con Albiani e Porta Crucifera con Vannozzi non marcano punti. Vannozzi (Eugenio) perde la lancia sul 5 beffa già capitata al padre Arturo e che toccherà successivamente anche al figlio Alessandro. 1 solo punto per Porta Sant’Andrea e Porta del Foro. Silvano Gamberi fa una carriera perfetta e la lancia si ferma nel centro: 5 punti. Gli altri giostratori non riusciranno a pareggiare il conto e la Lancia d’Oro prenderà la via dei Bastioni. Quella sera i giallo blu festeggiano ma non possono sapere che il destino si accanirà contro di loro per molti anni. Rivinceranno la Giostra solo nel 1996. Saranno passati 12 anni e 25 edizioni. Il “digiuno” più lungo della storia della giostra.
(Fine)
Marco Rosati