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Giuseppe Guerini confermato a presidenza Federsolidarietà-Confcooperative

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Roma, 18 giu. (Labitalia) – Giuseppe Guerini, è stato riconfermato alla presidenza di Federsolidarietà – Confcooperative: 6.050 cooperative, 225mila persone occupate, oltre 220mila soci e 6,3 miliardi di euro di fatturato. La riconferma è arrivata al termine di ‘innovatori di territorio’: la due giorni di lavori e dibattito su welfare, territorio, servizi alla persona. “Sulla riforma del terzo settore -spiega Guerini- abbiamo avanzato al governo molte proposte concrete e tante a costo zero. Il campo di gioco del sistema di cooperative sociali, imprese sociali sono i bisogni delle comunità, che riusciamo a intercettare perché siamo radicati sul territorio. Per questo riteniamo che si possa realizzare un piano industriale dei beni comuni che consenta alle forme d’impresa sociale di gestire, insieme al welfare, beni pubblici, risorse naturali abbandonate. Siamo al lavoro per offrire sistemi innovativi che rispondano da subito alle esigenze collettive”.
Il ministro Poletti ha evidenziato la necessità di “semplificare l’impianto di norme e regole del paese”, mentre il ministro Boschi ha detto che “La riforma del terzo settore é il tassello di un mosaico più ampio, nel quale rientra un diverso rapporto tra Stato e Regioni e un nuovo Senato. Vogliamo costruire insieme un paese diverso. Riteniamo importante l’apporto dei corpi intermedi di cui apprezziamo la rappresentanza quando è viva e reale non quando diventa burocratizzazione o autoreferenzialità fine a se stessa. Bene il protagonismo dei cittadini e della cooperazione sociale. La cooperazione può essere protagonista nella riforma per anticipare il futuro creare una società responsabile”.
Il ministro Boschi ha fatto riferimento alle cooperative che deviano dal loro percorso “dobbiamo separare il grano dall’olio, dividere chi opera bene da chi opera male. Le cooperative nella realtà sono e fanno altre cose”. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative gli ha fatto eco “Le cooperative che operano in modo distorsivo non sono cooperative e non le rappresentiamo. Creano danni economici e danni di immagine”.