Home Attualità Economia Inaccettabile per confartigianato trasporti la liberalizzazione del cabotaggio stradale di merci

Inaccettabile per confartigianato trasporti la liberalizzazione del cabotaggio stradale di merci

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Inaccettabile per confartigianato trasporti la liberalizzazione del cabotaggio stradale di merci

Il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per i trasporti, Siim Kallas, Lunedi 14 Aprile 2014 a Bruxelles, ha auspicato una semplificazione e chiarificazione delle norme dell’UE in materia di trasporto su strada. Le considerazioni del commissario Kallas che sono seguite alla pubblicazione di una relazione sull’integrazione del mercato interno dei trasporti su strada, da cui emerge che l’eliminazione delle restrizioni esistenti darebbe impulso all’economia europea (con un risparmio di 50 milioni di euro all’anno) e permetterebbe di migliorare la qualità dell’ambiente. Le considerazioni sono state riprese da diversi organi di stampa nazionali ed hanno creato disappunto in molti autotrasportatori italiani.

In sostanza, il malumore deriva dal fatto che il Commissario UE Kallas ha affermato che la liberalizzazione del cabotaggio permetterebbe di ridurre i viaggi a vuoto, rendendo più facile per gli autotrasportatori combinare i carichi e utilizzare i viaggi di ritorno. Eliminare le restrizioni permetterebbe altresì di ottimizzare la gestione della flotta, aumentando in tal modo l’efficienza logistica globale dell’economia UE e contribuendo a mantenere l’Unione un luogo attraente dove produrre e commerciare.

Marco Sensi Presidente Provinciale di Confartigianato Trasporti Arezzo non condivide la soluzione prospettata (liberalizzazione) dai saggi incaricati per legge , i quali hanno scritto la relazione, dopo avere consultato diversi Enti ed associazioni privati e pubblici.

“La liberalizzazione del cabotaggio infatti, avrebbe un effetto disastroso sul sistema delle imprese d’autotrasporto merci conto terzi nazionale già colpite dall’invasione del cabotaggio abusivo ed illegale e dal perdurare della crisi economica”, afferma Sensi.

Su quest’ultimo tema siamo in attesa della formalizzazione dell’emendamento per rimediare alle difficoltà incontrate degli organi di vigilanza previsto dal Protocollo d’Intesa con il Governo a cui è seguita la revoca del fermo dello scorso Dicembre 2013.

Secondo Confartigianato Trasporti non si può pensare di liberalizzare un settore quando i livelli di sicurezza sociale, fiscali, i costi industriali ed amministrativi nonché del lavoro sono assai differenti e comunque tali da rendere la corretta e libera concorrenza non praticabile.

“Considerato quindi il grave stato della situazione economica e sociale nazionale, nonché dell’attuale assetto normativo e fiscale già oggi estremamente penalizzante – afferma Francesco Meacci, Coordinatore Provinciale di Confartigianato Trasporti Arezzo – “non condividiamo “assolutamente” la proposta di liberalizzazione del cabotaggio e ci attiveremo in tutte le sedi nazionali e comunitarie perché venga respinta”.