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Inaugurata la nuova sede aretina dell’Ingv

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 E’ stato il Presidente nazionale dell’INGV Stefano Gresta, assieme a quello della Provincia Roberto Vasai, a inaugurare questa mattina la nuova sede dell’Osservatorio sismologico di Arezzo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I nuovi locali, messi a disposizione dalla Provincia, sono situati all’interno della struttura di Villa Severi. “E’ per me motivo di grande soddisfazione poter dare ulteriore seguito a una collaborazione in atto da molti anni fornendo una sede allo stesso tempo prestigiosa e funzionale”, ha affermato il Presidente Vasai. Il sodalizio tra Provincia e Osservatorio va infatti avanti dal 2001 e nasce dallo stretto e proficuo rapporto che da anni lega i due enti, con la partecipazione dell’INGV ai numerosi progetti di informazione alla popolazione realizzati nelle scuole primarie del territorio, fornendo un importante supporto scientifico e formativo. Fondamentale la continuità della collaborazione nell’aggiornamento del Piano Integrato di Protezione Civile Provinciale per la parte riguardante il quadro del rischio sismico ed un supporto all’attività di divulgazione e formazione inerente a tale rischio, con la relativa produzione di materiale in forma cartacea e informatica nell’ambito delle proprie iniziative editoriali di divulgazione. La collaborazione, si colloca nell’ambito delle attività di mitigazione del rischio sismico all’interno delle attività di previsione e prevenzione che da sempre caratterizzano il Sistema Provinciale Integrato di Protezione Civile. “Conosco bene il valore del lavoro dei tre ricercatori della sede di Arezzo – ha affermato il Presidente nazionale dell’INGV Stefano Gresta – e sono particolarmente felice di vedere che in questo territorio hanno costruito sinergie importanti con gli enti locali, le associazioni e con la popolazione grazie alla presenza costante alle iniziative legate alla protezione civile”. Villa Severi ospiterà la sede dell’Osservatorio SismologiCo di Arezzo “OSCAR”, che afferisce alla sezione Roma1 – Sismologia e Tettonofisica. L’attività dell’Osservatorio, come hanno spiegato questa mattina i tre ricercatori Riccardo Azzara, Thomas Braun e Marco Caciagli, si articola attualmente su tre principali temi di ricerca: lo studio della microsismicità dell’Appennino Centro-Settentrionale; la distribuzione e l’origine degli sciami sismici, in particolare nelle aree geotermiche e lo studio delle amplificazioni locali in aree urbane, lo studio degli eventi sismici passati attraverso l’analisi dei sismogrammi storici. “I rapporti della Provincia con l’INGV assumono un’importanza strategica in relazione alla necessità di diffondere una cultura generale sulla Protezione Civile, facendo conoscere il territorio e i rischi connessi, attraverso attività di divulgazione, formazione e sensibilizzazione mirate alla mitigazione del rischio sismico e rivolte alle istituzioni presenti sul territorio, alla popolazione e alle scuole”, ha proseguito Vasai. Proprio in questi giorni, nell’ambito delle attività di diffusione della cultura di protezione civile alla popolazione, la Provincia, in collaborazione con l’Osservatorio Sismologico di Arezzo e la Consulta del Volontariato, a conclusione del percorso informativo intrapreso quest’anno in tutte le scuole medie dei comuni di Bucine, Cavriglia, Laterina, Montevarchi, Pergine Valdarno e San Giovanni Valdarno, ha allestito la “Mostra del Rischio sismico in Valdarno”, presso l’Auditorium del Museo delle Miniere di Castelnuovo dei Sabbioni. La mostra, che resterà aperta fino al 16 aprile, spiega, attraverso poster divulgativi, partendo dalle credenze mitologiche le principali tematiche della geofisica ed in particolare della sismologia. L’utilizzo di semplici ma efficaci apparati strumentali illustrati dai tecnici permette di toccare con mano i fenomeni naturali di cui si tratta, fornendo un’ulteriore possibilità di comprensione. Per ultimo ma non per importanza, la realizzazione del pieghevole sul rischio sismico, nell’ambito del progetto di informazione alla popolazione “Conoscere per proteggersi, perché la Protezione Civile siamo tutti noi”, che riporta informazioni utili da seguire in caso di terremoto.