Home Nazionale Lavoro: 15 giovani aspiranti imprenditori per l’Appennino del futuro

Lavoro: 15 giovani aspiranti imprenditori per l’Appennino del futuro

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Roma, 10 giu. – (Adnkronos) – Dall’impiego delle api come sentinelle ambientali a proposte alternative di turismo rurale ecosostenibile, dalla riqualificazione di terreni incolti all’avvio di attività di agricoltura biologica. Sono alcuni dei progetti dei 15 giovani aspiranti imprenditori che partecipano a ReStartApp, il primo campus per le nuove imprese dell’Appennino promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone e inaugurato ufficialmente oggi a Grondona, che mette in palio, a fine corso e ai tre migliori, premi per un totale di 60.000 euro.
Tra i progetti di questi giovani che immaginano l’economia del futuro dell’Appennino, il recupero di uliveti abbandonati o incolti attraverso la formula dell’ adozione a distanza, il noccioleto biologico di una varietà in via d’estinzione (la Nocciola dell’Orto), l’allevamento di bachi da seta per la produzione di filati e cosmetici, strutture ricettive a impatto zero, attività agricole biologiche legate ai prodotti tipici dei territori, la valorizzazione degli antichi borghi con le loro tradizioni, storia e cultura.
Tra gli oltre 70 candidati, sono stati attentamente selezionati 10 ragazzi e 5 ragazze, di età compresa tra i 23 e i 34 anni, provenienti da Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche e Calabria. Fino al 27 settembre 2014 saranno accompagnati da un team qualificato di docenti, esperti e professionisti, nella realizzazione delle proprie idee imprenditoriali, attraverso momenti di didattica, di laboratorio d’impresa, di tirocinio e di esperienza sul campo. “Siamo convinti che il futuro del nostro Paese debba passare attraverso una profonda e strutturata riqualificazione di aree per lungo tempo abbandonate e che sono invece ricche di potenzialità inespresse, sia a livello economico che sociale – dichiara Alessandro Garrone, presidente della Fondazione – Ci auguriamo che anche dalle idee e dalle energie di questi ragazzi, e proprio dall’Appennino, luogo simbolico di una rinascita non solo possibile ma anche necessaria, possa partire il rilancio del nostro Paese’’.Attorno a ReStartApp una rete di partner: Fondazione Symbola, Università della Montagna, Associazione Italiana Alberghi Diffusi, UniCredit, Fondazione Cima, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, Federforeste, Federbim e Agenzia di Sviluppo Gal Genovese srl. Il progetto è inoltre patrocinato dalla Regione Piemonte, dalla Regione Liguria e dal Comune di Grondona.A inaugurare oggi il campus, la tavola rotonda ‘’Il futuro passa per l’Appennino. Strategie di sviluppo e buone pratiche per il rilancio del territorio’’. Nella prima sessione di lavoro (’’Fare rete per lo sviluppo dell’Appennino’’ ) il dibattito ha riguardato le politiche per il rilancio integrale del territorio appenninico; oggetto della sessione ‘’Territorio, comunità, esperienze: l’Appennino che non ti aspetti’’ sono stati invece alcuni esempi virtuosi di valorizzazione del territorio.