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L’ex Caserma “Cadorna”, storia, socialità, cultura

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Organizzata dalla Brigata aretina degli amici  dei monumenti, giovedì 30 ottobre alle ore 17 alla Casa delle Culture si terrà la tavola rotonda a ingresso libero dal titolo “l’ex Caserma “Cadorna”, storia, socialità, cultura”.

Moderata dal Presidente della Brigata Aretina degli amici  dei monumenti Claudio Santori, la tavola rotonda vedrà la presenza dell’assessore comunale Stefania Magi; del Generale del Reggimento Fanteria “Arezzo” Antonio Radogna; del Presidente dell’Associazione “I Fanti del 225° Arezzo” Francesco De Cesare; dell’architetto e docente dell’Università di Firenze Giuseppe Centauro; dell’architetto Giovanni Rupi; dell’architetto dipendente del Comune di Arezzo Mauro Torelli e del Direttore di Oxfam Intercultura e responsabile della Casa delle Culture Alessandro Bechini.

Una tavola rotonda per richiamare l’evoluzione negli anni dell’area dell’ ex Caserma Cadorna, da quando era sede del convento delle Clarisse, a quando ha ospitato il 225° Reggimento per arrivare a quello che rappresenta oggi, attraverso le testimonianze, gli studi e le valutazione dei partecipanti ma anche, nelle intenzioni degli organizzatori, di tutti coloro che vorranno prendere parte al dibattito.

 

Brevi cenni di storia dell’area

Le caserme vennero costruite secondo il progetto dell’ingegner Donato Bizzelli e completate nel 1933 dopo che nell’area era stato abbattuto l’ex convento delle clarisse in Porta Buia. Il convento nel gergo popolare veniva chiamato “conventaccio” ed era già stato soppresso nel 1849 con il trasferimento delle monache. Gli interventi di trasformazione degli anni trenta riguardarono anche l’attiguo monastero di Santa Caterina. Questo e il “conventaccio” diventarono caserma e parcheggio.

Dopo l’apertura di questa prima caserma, tra il 1937 e il 1939 ne seguì una ulteriore, quella della 96esima Legione Petrarca mentre nel 1938 fu la volta della caserma dell’87esimo reggimento Friuli. Nella seconda metà del Novecento il complesso aveva ospitato il 225esimo battaglione di fanteria “Arezzo” per poi divenire sede dello Sportello Unico del Comune di Arezzo oltre che di associazioni, scuole superiori e dell’Università della terza età ed infine della Casa delle Culture nella ex cappella delle caserme.