Home Nazionale M5S: reddito cittadinanza per 9 mln cittadini, servono 17 mld (2)

M5S: reddito cittadinanza per 9 mln cittadini, servono 17 mld (2)

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(AdnKronos) – Al ddl hanno lavorato anche gli attivisti M5S, attraverso la piattaforma LEX. “Siamo nel Paese dei furbetti – riconosce Pesco – e i cittadini sono intervenuti soprattutto su due aspetti: il controllo e la ricerca del lavoro. La nostra misura prevedere un valido sistema di controllo”, per evitare brutte sorprese. Ma sono previsti anche “incentivi per le aziende che assumeranno chi usufruisce del reddito di cittadinanza e per chi riesce autonomamente a trovare lavoro rinunciandovi”. Oltre ad agevolazioni per start-up e aziende che puntano sulle energie rinnovabili.
Servono circa 17 miliardi per trasformare il reddito di cittadinanza in realtà. I 5 Stelle assicurano di avere le idee chiare su come e dove reperire le risorse. Tra le fonti, figurano la tassazione del gioco d’azzardo, riduzione dei costi della politica, imposta sulle grandi ricchezze, sforbiciata alle pensioni d’oro, taglio alle spese militari, sgravi fiscali per banche e assicurazioni, tagli all’editoria. “Gli strumenti e le risorse per farlo ci sono – assicura Pesco – basta volerlo”.
“Il futuro del Paese passa da questa proposta – si dice certo il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio – che non riguarda solo chi è rimasto indietro, consente di pensare al futuro in maniera diversa, incrementando il nostro sistema produttivo convertendolo, ovvero creando posti di lavoro che non si perdono più”. (segue)
Per Di Maio, “l’Italia è ferma perché fossilizzata sulle lobby del petrolio, dell’energia. Basta con questi continui ricatti che ci vedono mettere soldi pubblici nelle solite aziende”. Dunque l’appello al Capo dello Stato: “faccia qualcosa per cui valga la pena essere ricordato – attacca Di Maio – invii, come ultimo atto del suo mandato, un messaggio alle Camere per approvare prioritariamente il reddito di cittadinanza”.
Alla stampa i 5 Stelle chiedono di vigilare. “Quello di calendarizzare il nostro ddl – dice Di Maio – è un atto di disponibilità. Se davvero lo vogliono, si può fare”. Il capogruppo al Senato, Alberto Airola, spiega che anche Sel ha presentato un testo sul tema. “Se ci sono proposte simili, ben vengano – dice – l’importante è che si vada avanti. Noi, del resto, siamo sempre stati disponibili, dal primo giorno, sui temi che ci sembrano validi e ci stanno a cuore. Se veniamo tacciati di aggressività, è solo perché come opposizione siamo stati messi all’angolo, privati dei diritti e delle regole. Il Parlamento è esautorato, umiliato, c’è una dittatura governativa a cui siamo tutti sottoposti, nessuno escluso. Per me, comunque, quella di oggi è una grandissima vittoria”.