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Moda: calano i consumi ma cresce interesse per le high streets italiane

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Milano, 23 apr. (Labitalia) – Si riducono lievemente i consumi nel settore della moda ma cresce l’attenzione dei brand per le High streets italiane. Nei primi due mesi del 2014 tutti i prodotti del fashion calano del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013; l’eccezione è rappresentata dagli accessori, unico comparto che cresce (+7%). E’ quanto emerge dal ‘Fashion & high street report’ realizzato da FederazioneModaItalia insieme a World capital group.
Il report fornisce un’analisi del mercato della moda che comprende valori di locazione e rendimenti delle più importanti High streets italiane, rilevati da World capital group, insieme ai dati sui consumi nel settore moda monitorati da FederazioneModaItalia. Lo studio tiene conto delle imprese operanti nei settori dell’abbigliamento, delle calzature, degli accessori, dell’intimo-mare, della pelletteria e valigeria, e degli articoli sportivi e tessili per la casa. “È fondamentale -dichiara Renato Borghi, presidente di FederazioneModaItalia-Confcommercio- che gli italiani tornino a fare acquisti e che le imprese continuino a investire in Italia, nel made in Italy e nella qualità dei prodotti”.
“Interessante è comunque -spiega Neda Aghabegloo, responsabile ricerca di World capital group – la crescente attenzione alle nostre High Streets sia da parte di brand italiani che di investitori stranieri orientati al Bel Paese, attenzione confermata anche dai canoni di locazione stabili o in aumento. Se è vero infatti che, dopo il nome della nota bevanda americana, il secondo termine più ricercato sul motori web risulta sia made in Italy, è facile spiegarsi perché. Posizione strategica -prosegue- visibilità e flusso pedonale-turistico, accanto al desiderio imperante di essere parte del ‘sistema Italy’, rappresentano oggi concetti chiave per i retailer, fattori determinanti nella scelta delle loro location”.