L’edizione 2014 della Notte Rosa non si farà. Ad annunciarlo, con rammarico, è l’Assessore provinciale alla Cultura Rita Mezzetti Panozzi: “dopo aver sentito le Associazioni di categoria, le Istituzioni Culturali e gli Enti Pubblici di riferimento dobbiamo prendere atto dell’oggettiva impossibilità di realizzare quest’anno la Notte Rosa”, afferma l’Assessore.

La manifestazione, diventata fin dalla sua nascita uno degli appuntamenti più significativi dell’estate aretina per il suo alto profilo spettacolare, per il valore artistico e culturale dei suoi programmi e per l’innegabile successo di pubblico, fino allo scorso anno è stata realizzata a luglio ad Arezzo con la collaborazione di vari soggetti ed il coordinamento della Provincia.

“A pesare sulla decisione di annullare l’edizione 2014 c’è, in particolare, la conclamata imminente conclusione dell’attività della Provincia, così come previsto dalla Legge Del Rio che non assegna al nuovo ente, che diventerà di secondo livello, competenze nel campo della cultura e del turismo, senza peraltro chiarire a chi spetteranno questi compiti – prosegue Rita Mezzetti Panozzi.

A questo si aggiunge la verificata impossibilità di individuare, in un frangente così delicato, un altro soggetto istituzionale che possa sostituirsi alla Provincia nella gestione politica e di coordinamento dell’intera manifestazione, compresi gli aspetti tecnici e organizzativi relativi all’individuazione dei supporti logistici e strutturali e la predisposizione di un programma di riconosciuto livello culturale ed artistico. In attesa che venga chiarito il nuovo assetto istituzionale e il relativo passaggio di deleghe e competenze nel campo della promozione turistica, del commercio, della cultura e delle politiche di genere, sulla scorta di precise volontà formalizzate dalle stesse Associazioni di categoria la Provincia di Arezzo dichiara sin da ora la propria disponibilità a mettere a disposizione di nuovi soggetti che intendano organizzare nel prossimo anno la Notte Rosa il contributo di idee e di conoscenze maturate in questi anni, affinché un evento così importante possa continuare a vivere”, conclude l’Assessore provinciale alla cultura.