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Nuove Acque: “nessun balzello ma rispetto delle norme e delle decisioni delle Autorità di settore”

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Nuove Acque: “nessun balzello ma rispetto delle norme e delle decisioni delle Autorità di settore”
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Erogati oltre 3.200.000 euro di rimborsi per il canone di depurazione. E le risorse del fondo investite nelle costruzione di nuovi impianti.

Nessun balzello, tanto meno retroattivo. Comprendiamo l’aridità del linguaggio tecnico ma le “partite pregresse” non hanno nulla di misterioso. Né nascondono nulla di misterioso.

Cominciamo dal ruolo di Nuove Acque. L’azienda applica, in maniera corretta e trasparente, le decisioni sia dell’Autorità nazionale per l’energia, il gas e i servizi idrici, sia dell’Ait, l’Autorità Idrica Toscana. La seconda ha stabilito l’entità e gli importi delle partite pregresse, la prima ha decretato modalità e criteri di fatturazione. Deve essere quindi chiaro che non stiamo parlando di azioni autonome di Nuove Acque ma di semplice rispetto, da parte della Società, di prescrizioni dettate dalle Autorità competenti.

E dalla forma passiamo alla sostanza.  Si ripropone il tema del rimborso della depurazione. Nuove Acque, come tutti i gestori del servizio idrico in Italia, aveva applicato la norma che prevedeva la costituzione di un fondo per la depurazione. Fondo da destinare allo sviluppo e alla diffusione degli impianti di depurazione in funzione della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Dopo la sentenza del 2008 che ha dichiarato illegittimo il pagamento della depurazione per quei cittadini che non avevano ancora questo servizio, Nuove Acque si è immediatamente adeguata. Ha quindi  provveduto a rimborsare entro i termini previsti dalla normativa tutti gli utenti che ne avevano fatto richiesta per una cifra complessiva di oltre 3.200.000 euro. Lo ha fatto fino ad esaurimento del fondo e poi, come previsto dal Regolatore, facendo leva sulle partite pregresse.

Merita sottolineare che il fondo accantonato è stato utilizzato da Nuove Acque secondo quanto stabilito dalle norme per la realizzazione di opere afferenti il servizio di depurazione come risulta da numerosi investimenti realizzati su tutto il territorio, tra i principali interventi realizzati: nuovi depuratori di Laterina, Bucine, Castiglion Fibocchi,  Consortile Valdichiana ( a servizio dei Comuni di  Monte San Savino,  Arezzo e Marciano della Chiana), Badia Tedalda, Pieve a Maiano.
Oltre che interventi di ampliamento/avviamento quali: Buta (Subbiano e Capolona), Consortile di Rassina (Castel Focognano, Chitignano, Talla), Corbaia (Montepulciano).

Adesso AEEGSI e AIT hanno stabilito quantità delle cosiddette partite pregresse e tempi e modalità di fatturazione.  Ognuno è libero di interpretare queste decisioni come preferisce. Nuove Acque conferma di aver sempre agito, con il fondo prima e con i rimborsi e le partite pregresse poi, secondo quanto previsto dalle norme e dalle autorità competenti.