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Pasqua: Coldiretti, a casa 8 famiglie su 10, 400 mln di uova ‘vere’

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Roma, 14 apr. (Labitalia) – Più di 8 italiani su 10 trascorreranno tra le mura domestiche la Pasqua 2014, che si classifica tra le più casalinghe degli ultimi decenni, per effetto della crisi che taglia le partenze ma riduce anche la spesa per imbandire la tavola con i prodotti simbolo della ricorrenza. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che il 24% degli italiani non acquisterà quest’anno uova o colombe industriali o artigianali, mentre si prevede un ritorno al fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra per ben 5 milioni di italiani. Lo dimostra il fatto che durante la settimana Santa saranno consumate dagli italiani – sottolinea la Coldiretti – circa 400 milioni di uova ‘ruspanti’ che sono l’unico prodotto che ha visto aumentare gli acquisti nel 2013 (+2%) in netta controtendenza con il calo del 3,9% fatto registrare in generale per l’alimentare. Sode per la colazione, dipinte a mano per abbellire le case e le tavole apparecchiate o consumate in prodotti artigianali e industriali o in ricette tradizionali da gustare a casa o in viaggio il ritorno delle uova (vere) è – sostiene la Coldiretti – la grande novità della Pasqua 2014.
La preparazione casalinga dei piatti tradizionali è – sostiene la Coldiretti – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne che si svolge proprio nella settimana che precede la Pasqua. Gli italiani ai fornelli – continua la Coldiretti – trovano supporto nel boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina, ma anche da Internet dove si contano oltre 415 mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che vi prendono parte, comprendendo coloro che vi ricorrono solo in condizioni particolari come le feste. Una fonte di informazione utile per cercare di riportare in tavola sapori esclusivi della tradizione pasquale destinati a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno.
Accanto al pesce del venerdì Santo e alla carne di agnello della santa Pasqua nella lista dei prodotti preferiti per la Pasqua si trovano tra i dolci al primo posto l’immancabile pastiera napoletana che batte la colomba, mentre seguono da vicino la pizza di Pasqua e la treccia pasquale. Si tratta – continua la Coldiretti – di dolci caratterizzati spesso da sapori forti che hanno le uova tra gli ingredienti principali come la scarcedda lucana che è un dolce ripieno di uova sode o la torta pasqualina della Liguria che è un rustico ripieno di verdura, uova e parmigiano. In Friuli Venezia Giulia – precisa la Coldiretti – è il tempo delle titole, piccole treccine dolci che avvolgono un uovo colorato di rosso mentre in Campania spopola la pastiera, un capolavoro napoletano con ricotta, germe di grano e buccia d’arancio. E ancora in Calabria – conclude la Coldiretti – si prepara la cuzzupa, una pagnotta dolce la cui dimensione cresce con l’età del membro familiare, ma anche pitte con niepita che sono dolci a forma di mezzaluna da mangiare sia caldi che freddi.
Per le feste – precisa la Coldiretti – torna anche per la maggioranza degli italiani il viaggio a breve raggio da realizzare in giornata per fare una scampagnata, visitare una città d’arte, mete religiose o andare a trovare parenti e amici, magari facendo ricorso al pranzo al sacco preparato accuratamente a casa. Una tendenza che interessa anche la tradizionale gita fuori porta in agriturismo dove, secondo Terranostra, molte aziende si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di campagna amica.
Infatti, sono circa duecentocinquantamila gli italiani che trascorreranno il giorno di Pasqua in uno degli oltre ventimila agriturismo presenti sul territorio nazionale. Dalle stime di Terranostra si evidenzia che la fortunata serie di ponti primaverili favorisce la vacanza in campagna, per mangiare, per fare un scampagnata o per fermarsi più giorni all’insegna del relax e della buona cucina. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti specialmente nel periodi delle feste dove c’è l’opportunità di gustare ricette del passato custodite gelosamente nelle campagne. L’agriturismo non è però più solo mangiare con le aziende autorizzate alla ristorazione (10.144) che sono state sorpassate in numero da quelle che offrono anche altri servizi salite a ben 11.982 con attività come l’escursionismo (3.324), la mountain bike (2.785), i corsi di cucina, orto, cucito o altro (2.009), l’equitazione (1.489), il trekking (1.821), le fattorie didattiche per i più piccoli (1.251) e le osservazioni naturalistiche (932) che sono in rapida espansione.
Per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio – continua la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it. E’ arrivata anche la nuova App di Terranostra, scaricabile gratuitamente, che fornisce tutte le informazioni sull’agriturismo prescelto. Senza dimenticare – conclude la Coldiretti – il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile.