Home Sport Positivo terzo posto di classe nella PRO AM e ottavo assoluto per Andrea Piccini su Ferrari 458

Positivo terzo posto di classe nella PRO AM e ottavo assoluto per Andrea Piccini su Ferrari 458

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Positivo terzo posto di classe nella PRO AM e ottavo assoluto per Andrea Piccini su Ferrari 458
Giacomo Piccini

Un terzo posto di classe nella Pro Am e un ottavo assoluto per Andrea Piccini nell’edizione 2014 della 24 Ore di Spa al volante della Ferrari 458 Gt3 assieme all’altro italiano Michele Rugolo e agli australiani Steve Wyatt e Craig Lowndes. I quattro piloti, portacolori della AF Corse, hanno peraltro completato la giornata di gloria della scuderia, che si è aggiudicata la vittoria nella Pro Am con Andrea Bertolini, Marco Cioci, Niek Hommerson e Louis Machiels.

È stata una gara disturbata non in questo caso dalla pioggia, che ha fatto soltanto una comparsa marginale nella mattinata della domenica, ma dai tanti incidenti che hanno condizionato le ore iniziali della “maratona” automobilistica, compreso quello in cui è rimasto coinvolto Marcus Mahy, ricoverato all’ospedale in serie condizioni anche se per fortuna non è in pericolo di vita. E prima che questo ennesimo sinistro si verificasse, la safety car era entrata in pista per ben 4 volte e in una circostanza era stata data persino la bandiera rossa.

La vera battaglia, insomma, è iniziata nella serata del sabato, quando anche Andrea Piccini e i compagni di equipaggio hanno cominciato a recuperare posizioni dal 16esimo tempo di qualificazione e 8° di classe con il quale proprio il “driver” di Sansepolcro si era presentato al via per il primo stint. Andrea ha poi effettuato un doppio stint nel corso della notte e determinanti sono stati il contributo suo e di Rugolo per portare la vettura al terzo posto di classe (e decimo assoluto) alle 4.00, cioè a metà esatta di svolgimento della 24 Ore.

Particolare curioso: nel doppio stint terminato alle 4.00, Andrea e il fratello Giacomo Piccini su un’altra Ferrari 458 Gt3 hanno corso in contemporanea da diretti avversari, per quanto abbastanza distanti in pista. La mattinata sembra davvero promettente: anche attraverso il gioco dei pit stop, la Ferrari di Piccini, Rugolo, Wyatt e Lowndes si ritrova davanti a tutte le auto di categoria (siamo intorno alle 10.00) per poi riassestarsi in terza posizione – c’è di mezzo il cambio freni – e mantenerla fino in fondo, con Andrea Piccini che effettua uno stint di mattina e gli ultimi due a cavallo dell’ora di pranzo.

Fra le due Ferrari della AF Corse si è collocata, garantendosi la piazza d’onore, la Bmw Z4 del quartetto tutto britannico composto da Oliver Bryant, Alasdair McCaig, Alexander Sims e Andrew Smith. Al trionfo del 2012, Andrea Piccini aggiunge quindi un nuovo positivo risultato sulla pista che tanto gli piace: “Ricordo anche che ad appena mezzora dal via, quando ero io alla guida – commenta Andrea Piccini – c’è stato un piccolo contatto con una Mercedes che ha un tantino penalizzato gli assetti della vettura, però è anche vero che la squadra non ha commesso errori, che i pit stop sono stati veloci e precisi e che il team ha come sempre lavorato a puntino. Purtroppo, non è stato possibile tradurre in pratica le strategie studiate a tavolino perché i continui ingressi delle safety car hanno subito scombussolato i piani. I motivi di soddisfazione sono comunque tanti”.

A Spa, come sopra ricordato, era presente anche Giacomo Piccini, sempre su Ferrari 458 Gt3, per il team Kessel Racing e assieme a Michael Broniszewski, Marco Frezza e Alessandro Bonacini; determinante, in senso negativo, la botta rimediata dalla vettura nella fase iniziale quando era in pista la safety car: a tamponarla è stata la Bmw ufficiale, che ha di fatto distrutto la parte posteriore dell’auto, costringendo la Ferrari a tornare ai box e a stare ferma per 5 giri, tanto è stato necessario per risistemare l’inconveniente, ma oramai la gara si era trasformata in una corsa ad handicap. Alla fine, per Giacomo e compagni il 15esimo posto di classe e il 27esimo assoluto, anche se il più giovane dei fratelli Piccini è comunque riuscito a portare a termine per la prima volta una 24 Ore.