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Pratico e igienico in spiaggia regna gelato industriale

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Roma, 24 lug. (Labitalia) – “Pratico e igienico, anche quest’anno la spiaggia sta diventando il regno del gelato industriale. Da sempre legato a un momento di gratificazione e relax, ma anche ottimo alleato per contrastare la calura estiva, il gelato è l’alimento principe sulle spiagge italiane”. A dirlo l’Igi, l’Istituto del gelato italiano, che a Labitalia anticipa i dati relativi alle vendite dei primi sei mesi dell’anno.
Tra gennaio e giugno 2014, infatti, il totale delle vendite nazionali dei gelati industriali ammonta a 1.588.949. In particolare, 283.359 sono i gelati da passeggio in confezioni singole, 9.081 specialità da tavola in confezioni singole, 111.709 sfuso, 11.207 torte e tranci destinati al canale bar.
Il gelato venduto multipack (incluse specialità da tavola in confezioni multiple) ha totalizzato 590.499 porzioni, 542.156 vaschette e secchiello, 40.998 torte e tranci.
“Affidarsi a un gelato confezionato -ricorda l’Istituto del gelato italiano- significa affidarsi a un alimento sano e sicuro sempre, che contiene materie prime igienicamente controllate e sicure. Una cosa che molti non sanno, poi, è che il gelato confezionato è sempre senza conservanti, visto che il freddo può essere considerato come il conservante naturale per eccellenza degli alimenti, e non contiene grassi idrogenati né acidi grassi trans”. Ma come capire se abbiamo fatto un buon acquisto? “Una volta scartato il nostro gelato -avverte l’Igi- non dovremmo vedere uno strato di brina sulla superficie del prodotto, perché questo fa sospettare che il prodotto abbia subito sbalzi di temperatura durante il trasporto o all’interno del punto vendita nel banco freezer”.
“Inoltre, eventuali fluttuazioni della temperatura -sottolinea- potrebbero determinare perdite di volume o alterazioni della forma che però vanno distinte da rotture dovute semplicemente alla manipolazione del prodotto o da piccole imperfezioni di produzione. Fino a quando, però, la temperatura del gelato resta sotto lo zero, non vi è alcun pericolo per la salute”.
Gustato da solo come merenda o insieme alla frutta per un pranzo completo, non possono mancare le regole dei nutrizionisti per appagare la propria voglia di gelato e avere un comportamento corretto dal punto di vista nutrizionale anche in spiaggia. “La prima cosa è ricordarsi sempre -dichiara il nutrizionista Andrea Ghiselli, consulente scientifico dell’Igi- di bere molta acqua per mantenere idratato il nostro corpo: è bene sapere, infatti, che anche quando facciamo il bagno in mare continua il processo di sudorazione, sebbene non ce ne rendiamo conto”.
“Se ci troviamo sulla spiaggia e abbiamo bisogno di rinfrescarci -afferma- un ghiacciolo o una granita fanno al caso nostro. Ricchi di zuccheri ma poveri di calorie in generale, possono essere consumati in riva al mare con tranquillità e leggerezza”. “Se, invece, non abbiamo molta voglia di cucinare -continua Ghiselli- vogliamo goderci mare e sole senza troppi pensieri ma desideriamo comunque nutrirci in modo corretto, allora possiamo scegliere di sostituire il pasto con un’accoppiata vincente: gelato e frutta”.
“Consumiamo quindi un gelato con cono, cialda o biscotto -propone- un alimento che contiene molti nutrienti importanti come carboidrati complessi, proteine e grassi. Perfetto accompagnare il gelato con una porzione di frutta fresca, ben lavata, per apportare vitamine e fibre che completano il pasto perfetto da spiaggia”.
Ma il gelato può anche essere un valido alleato dei genitori per convincere i più piccoli ad uscire dall’acqua, suggerisce Ghiselli, “e finalmente riposarsi qualche minuto prima di riprendere i giochi, proponiamo loro una merenda sana e golosa come un bel gelato. Promettendo un gelato come ricompensa riusciremo a farli uscire di corsa e con il sorriso sulle labbra”.