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Rai: Brunetta, nuova interpellanza su trasparenza, governo insoddisfacente

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Roma, 1 ott. (AdnKronos) – Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato una nuova interpellanza urgente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, e al ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Marianna Madia, in tema di trasparenza dei compensi Rai.
“Solo poche settimane fa – afferma Brunetta – in relazione alla mia quinta interpellanza sul tema, il governo ha formulato una risposta insoddisfacente e poco pertinente, facendo riferimento, in maniera inopportuna a disposizioni di legge precedenti rispetto alla normativa vigente, che è chiarissima in tema di pubblicazione e di trasparenza dei compensi, anche per quanto concerne la Rai”.
“Da quasi un anno ormai – evidenzia – è stata approvata la legge 30 ottobre 2013, n. 125 sulla razionalizzazione della PA, che prevede per la Rai l’obbligo di comunicare al Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Economia e finanze tutti gli opportuni dati relativi al costo annuo del personale comunque impiegato”.
“A questo riguardo, da diversi mesi ormai – osserva Brunetta – il governo alimenta un piccolo, grande giallo: il governo sostiene infatti che la Rai ha ottemperato agli obblighi di legge, trasmettendo i dati dovuti, ma finora non ha chiarito per quale motivo non vengano resi noti”.
“Come suggerisce la saggezza popolare, la toppa è peggiore del buco, perché il governo, si nasconde alla meno peggio, dietro un parere dell’autorità garante per la concorrenza e il mercato, che tra l’altro non si pronuncia sul decreto razionalizzazione PA, ma in relazione alla normativa precedente”, aggiunge il presidente dei senatori di Forza Italia.
“Insomma, il governo Renzi è, ancora una volta in grande difficoltà quando si tratta di tradurre in concreto gli annunci roboanti del premier. Noi non ci fermiamo, la battaglia per una Rai davvero trasparente va avanti”, conclude Brunetta.