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Rifiuti, Tanti (FI) invoca trasparenza e dice stop al balletto delle cifre

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Rifiuti, Tanti (FI) invoca trasparenza e dice stop al balletto delle cifre
Lucia Tanti

«Nessuna mediazione da mercatino, basta “giochi” tra Ato e Sei Toscana»

«Sui rifiuti il giochino delle parti deve finire. Prima si dice che vi era un accordo per  104 milioni, poi i Comuni dicono che non possono andare oltre i 98 milioni, ora esce la “somma” mediana di 102 milioni. Facciamo sommessamente notare che questo “balletto” di cifre – qui si ragiona di milioni di euro come fossero i soldi del monopoli – si traduce in aumenti tariffari che poi alla fine pagano i Cittadini. La domanda è: ma Sei Toscana e ATO si parlano? Chi stabilisce i parametri? Chi le regole? Chi la trasparenza degli atti? Chi la vera corrispondenza tra servizi erogati e tariffe pagate? Chi misura il “dare” e con l’ “avere”? Fin dall’inizio dicemmo che vi era poca chiarezza in questa operazione, ci dissero che eravamo politicamente malevoli. A questo punto però queste sono domande centrali nessuno può più trascurare».

Così Lucia Tanti, vicepresidente provinciale di Forza Italia Arezzo con delega agli enti locali e componente della Consiglio regionale toscano dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

«Davvero questa vicenda sta prendendo una brutta e buffa piega a partire da un dato: ma se i Comuni non possono dare più di 98 milioni di euro e se quella è la cifra “equa” da conferire a Sei Toscana, allora la prima richiesta di 104 milioni di euro fatta da Sei Toscana come si giustifica? Questi  sei milioni che vanno e che vengono dove trovano giustificazione? E poi: perché salta fuori ora la cifra dei 102 milioni di euro quasi per metterci una pezza? Non siamo mica al mercato tra massaie per cui chi vende alza il prezzo, chi compra l’abbassa e a metà strada ci si trova! Qui si sta parlando di servizi pubblici fondamentali che pesano direttamente nelle tasche dei cittadini. L’idea che non ci sia accordo è già incredibile, il sapere che ci sia un conto che si distanzia di milioni di euro per lo stesso servizio è già folle, ma la possibilità che ci si trovi a metà strada la trovo una soluzione sfottente che non può essere accettata perché allora vuol dire che ognuno fa i conti da solo e li fa su parametri non oggettivi. La richiesta che facciamo è che non ci sia nessuna mediazione: se i Comuni hanno indicato in 98 milioni la cifra giusta non vada a Sei Toscana un euro in più. La mediazione da mercatino di fine anno non sarebbe comprensibile e aprirebbe anzi il varco a valutazioni davvero critiche circa tutto l’ingranaggio. A questo punto però è evidente che serve un’ operazione trasparenza che passi da tutti i Consigli Comunali a partire da un punto fermo: i Sindaci, tutti, assumano davanti ai Cittadini l’impegno di non andare oltre i 98 milioni e soprattutto di rispedire al mittente l’ipotesi di una mediazione del tutto incomprensibile e senza senso», conclude Tanti.