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Rinnovato il protocollo d’intesa per la prevenzione del disagio del casentino

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Rinnovato il protocollo d’intesa per la prevenzione del disagio del casentino
Firma Convenzione

Rinnovato tra Uncem Toscana e Unione dei Comuni Montani del Casentino il protocollo di intesa “Montagna in salute“, il programma regionale che attiva azioni di prevenzione del disagio sociale, legato a situazioni di violenza, su donne e minori, problematiche legate all’alcol e rischio suicidario. Alla firma dell’intesa questa mattina Oreste Giurlani Presidente di Uncem Toscana , soggetto capofila, il Presidente dell’Unione dei Comuni  Umberto Betti, per la Asl Carlo Montaini alla presenza dei Sindaci locali, i referenti del centro di ascolto regionale e il referente scientifico – tecnico Giuseppe Corlito.

“Un momento importante per il Casentino – ha commentato Giurlani – perché si consolidano le attività sperimentate in questo territorio così come nelle Colline Metallifere e nell’Amiata grossetana dove il progetto ha avuto come obiettivo la creazione di una rete territoriale, in stretto contatto con un gruppo di lavoro regionale, in grado di intercettare casi di disagio sociale. E in più con l’ausilio di un numero verde regionale (800-098718) che può essere utilizzato da chiunque, a livello locale, senta il bisogno di chiedere aiuto ed essere indirizzato al servizio territoriale più indicato ed iniziare un percorso di assistenza. Un progetto unico per il suo genere, ringrazio il Presidente Betti, la Asl di Arezzo e gli amministratori locali per averne subito colto l’importanza per la comunità locale”.

“E’ con grande interesse che proseguiamo questo progetto – ha detto Umberto Betti – perché crediamo che possa continuare ad essere di grande utilità nel contrasto di quelle forme di disagio che purtroppo la società si trova a dover far fronte. Rafforzeremo il contatto con i responsabili dei servizi socio-sanitari locali per consolidare la rete e continuare le azioni operative per la prevenzione. Coinvolgeremo i cittadini e sensibilizzeremo il più possibile l’associazionismo locale”.

IL PROGETTO- E’ in linea con le direttive nazionali ed europee, che il progetto mira a stringere un forte contatto con i territori circa le problematiche legate al suicidio, crea una coscienza comune sul territorio mettendo in rete gli operatori locali della salute e sensibilizzando fortemente i Medici di Medicina Generale. Il tutto per ridurre il fenomeno del suicidio stesso, promuovere la salute per un complessivo miglioramento della qualità della vita in montagna. Punto di forza del Progetto è il contatto diretto con i territori coinvolti, attraverso percorsi di formazione e sensibilizzazione ad hoc rivolti agli operatori della salute sulle problematiche legate al fenomeno del suicidio e la sua prevenzione, oltre al coinvolgimento dei cittadini. Il tutto mettendo in rete le risorse territoriali e quindi ottimizzandole. Sono coinvolti i Medici di Medicina Generale di zona, Rappresentanti della Salute Mentale Adulti/Infanzia/Adolescenza, Rappresentanti del SERT, Rappresentanti dei Servizi Sociali, Rappresentanti Emergenza 118, Rappresentante consultori, Cure primarie, Psicologia/Psicoterapia, Forze dell’ordine oltre che il mondo dell’associazionismo locale. Nel 2014 il progetto è stato esteso ad altri 3 territori: Lunigiana, Amiata Val D’Orcia e Valdichiana Senese.

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