Home Nazionale Sanità: test falsati, in Lombardia nuovo esame per meno di 10 mila pazienti

Sanità: test falsati, in Lombardia nuovo esame per meno di 10 mila pazienti

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Milano, 1 apr. (Adnkronos Salute) – Sono stati circa 65 mila i kit difettosi per la rilevazione dei livelli di paratormone distribuiti in Lombardia, per un totale di 40.891 pazienti sottoposti al test in 18 laboratori (5 pubblici e 13 privati). Di questi, 17.603 pazienti sono oggetto di valutazioni cliniche più approfondite, al termine delle quali si stima che meno di 10 mila saranno effettivamente richiamati per essere sottoposti a un nuovo esame. Il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha tracciato un bilancio della vicenda dei test falsati ritirati dal gruppo americano Abbott oggi in Consiglio regionale, durante il question time rispondendo a un’interrogazione della Lega Nord.
“Per quanto riguarda l’impatto sulla sicurezza sanitaria – ha aggiunto Mantovani – appare utile sottolineare che in nessun caso una decisione clinica può essere basata sull’esito di un singolo parametro ormonale come il paratormone”. Comunque, in caso di “paratormone falsamente e moderatamente elevato, nel caso di pazienti in menopausa a rischio di osteoporosi è possibile si sia proceduto alla somministrazione di vitamina D, che di fatto non ha alcuna particolare controindicazione”.
Mantovani ha poi ricordato che “la pubblicazione sul sito del ministero della Salute della nota della Abbott” in cui si evidenziava il problema ai kit “risulta essere stata effettuata il 21 febbraio, e si conferma che tutti i laboratori sono stati preventivamente informati sul potenziale errore dei test dalla stessa Abbott, con nota tecnica del 12 febbraio. Nessuna comunicazione formale è pervenuta a Regione Lombardia da parte del ministero della Sanità”, ha sottolineato l’assessore. “Il Centro regionale di riferimento per la qualità dei servizi di medicina di laboratorio, dopo avere individuato i laboratori interessati, ha comunque ritenuto opportuno dare ulteriore informazione con nota del 10 marzo. Il 13 marzo ha pubblicato sul proprio sito Internet un ulteriore avviso, affinché potessero essere informati anche quei laboratori che non effettuano direttamente gli esami (service). Infine, con nota della Direzione generale Salute del 27 marzo, si è provveduto a richiedere al citato Centro di riferimento di effettuare presso le strutture interessate una rilevazione di dati di dettaglio, al fine di poter monitorare l’evolversi della situazione”.