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Servizio civile regionale, 28 posti disponibili alla Asl8

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Servizio civile regionale, 28  posti disponibili alla Asl8
Aggiornamento Coronavirus

Sei  diversi progetti presso gli ospedali  di Arezzo, Valdarno, Valdichiana,  Casentino e Valtiberina. Domande entro il 28 ottobre

AREZZO – Come ogni anno, tornano i progetti per il servizio civile alla Asl8.

Adesso è il momento del servizio civile regionale, per il quale presso l’Azienda sanitaria aretina saranno disponibili 28 posti  presso i cinque presidi ospedalieri (Arezzo, Montevarchi, Cortona, Bibbiena e Sansepolcro).

Sono sei i progetti approvati quest’anno.

I primi cinque hanno come obiettivo comune quello di migliorare la qualità del servizio attraverso una buona accoglienza dell’utenza: gli operatori del servizio civile offriranno un supporto nella semplificazione delle procedure burocratiche, una  corretta informazione sui percorsi sanitari, partecipando attivamente alle iniziative di umanizzazione.

Il sesto progetto, invece, investe maggiormente il settore amministrativo, in particolare per le competenze di riscossione del ticket attraverso l’impiego dei Riscuotitori Automatici:  l’intento è di insegnare all’utenza le modalità di utilizzo di questi apparecchi, evitando così di sottoporsi a  code presso i front office.

A questo bando possono partecipare  cittadini italiani e stranieri in età compresa tra i 18 e i 30 anni (35 per i diversamente abili) purché residenti o domiciliati in Toscana per motivi di studio o lavoro proprio o dei genitori. Per accedere alla selezione è sufficiente essere in possesso della licenza di scuola media inferiore.

La domanda di partecipazione può essere inviata per raccomandata con ricevuta di ritorno (non fa fede il timbro postale), consegnata a mano unicamente all’Ufficio Protocollo della ASL8Via Curtatone, 54 Arezzo o inviata per PEC a: ufficio [email protected] entro le ore 12,30 di martedì 28 ottobre.

Il compenso mensile per questa attività sarà di €. 433,80 netti, 12 i mesi di servizio per 30 ore settimanali. E’ previsto, ovviamente, un corso di formazione teorico-pratico della durata di 82 ore, articolato in formazione generale e specifica, con lezioni frontali, lavoro di gruppo, esercitazioni pratiche e verifiche condotte da docenti dell’Azienda Asl8. Al termine dei 12 mesi di servizio sarà rilasciato un attestato valido ai fini lavorativi e curriculari, da considerare come anno di servizio prestato nella Pubblica Amministrazione.

Per altre informazioni consultare il sito www.usl8.toscana.it, o rivolgersi direttamente all’ufficio Servizio Civile dell’Ospedale San Donato.

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SCHEDA: ECCO I SEI PROGETTI

1) Il progetto “Neurologia-Stroke Unit Ospedale San Donato di Arezzo: il servizio civile con degenti e familiari” si realizza presso il medesimo Reparto con l’intento di intervenire a favore di soggetti affetti da gravi lesioni cerebrovascolari acute (ictus cerebrale), dei loro familiari e dei care givers che devono spesso riorganizzare la propria vita, il proprio contesto sui nuovi problemi legati alle disabilità residue del paziente.

I principali compiti assegnati al volontario saranno quelli di compagnia, sorveglianza, ascolto e supporto per la semplificazione di procedure burocratiche.

La finalità complessiva del progetto è dunque quella di rafforzare il clima di fiducia e solidarietà al momento dell’ingresso in reparto e nel periodo di permanenza, nonché nella fase della dimissione, sperimentando modelli innovativi d’intervento.

2) II progetto “Rehabilitation and recovery: volontari, pazienti e familiari nell’Unità Operativa di Riabilitazione e Recupero Funzionale Ospedale S.Donato Arezzo”, si attua nell’ambito dello stesso reparto, proponendosi attraverso la presenza dei volontari si servizio civile di dedicare maggiore attenzione ai processi di accoglienza, informazione e umanizzazione durante il periodo di ricovero di pazienti che, a seguito di patologie invalidanti, devono effettuare un percorso di riabilitazione.

Le principali attività che il volontario sarà chiamato a svolgere saranno rivolte all’accoglienza, alla compagnia, all’accompagnamento e all’informazione.

La finalità complessiva del progetto è dunque quella di rafforzare il tessuto solidale della collettività, con beneficio diretto sulla popolazione generale, sui pazienti e sui volontari.

3) Il progetto “Pronto soccorso Friendly: i volontari come facilitatori delle relazioni umane”, si svolge nei pronto soccorso dei cinque presidi ospedalieri della Asl.

Dopo aver esaminato il contesto specifico, analizzando i dati ed i movimenti dei pazienti riferiti al 2013, il progetto prende in considerazione il fattore tempo al Pronto Soccorso. Quel tempo che a volte manca per garantire una accoglienza vissuta come tale e per aiutare i familiari nell’attesa a superare i momenti difficili ed allarmati dell’emergenza.

La presenza dei volontari rappresenta una facilitazione delle relazioni, potenziando il servizio di accoglienza accanto agli operatori del triage, migliorando e facilitando l’attesa, aiutando in percorsi di orientamento e disbrigo pratiche amministrative.

Friendly dunque come amichevole ed accogliente: un pronto soccorso migliorato dalla presenza dei volontari.

4) Il progetto “Ospedale Valdarno: “Cardiologia Accogliente – il servizio civile a supporto dell’utenza cardiologica” si realizza all’Ospedale della Gruccia, presso gli ambulatori di cardiologia.

I volontari saranno impegnati per migliorare l’accoglienza, per fornire indicazioni chiare sullo svolgimento delle attività, sugli orari, tempi di attesa e adempimenti burocratici.

L’obiettivo del progetto è quello di contribuire ad aumentare la qualità percepita dei servizi sanitari incrementando la soddisfazione dell’utenza, nonché ad essere di supporto agli operatori sanitari liberandoli da tutte quelle competenze che non sono attinenti alla cura e all’assistenza

5) Il progetto “Oncologia, radioterapia e cure palliative Valdarno: Il ruolo del volontario nel processo di umanizzazione della cura della malattia oncologica” trova collocazione all’interno della Unità Operativa di Oncologia e Radioterapia nell’ospedale della Gruccia di Montevarchi.

La patologia oncologica pone il paziente e la sua famiglia di fronte a problemi non solo di carattere sanitario ma anche psicologici e sociali. Tenendo conto di ciò la struttura si è già attivata per introdurre nella pratica assistenziale gli interventi di tipo psicosociali (progetto Hucare, Musicurando e T’insegno un trucco) ai quali il volontario di servizio civile parteciperà attraverso il suo operato.

Le principali attività dei volontari sono quelle di migliorare l’accoglienza nel front-office rendendosi disponibili a fornire informazioni corrette circa i percorsi burocratici che il paziente dovrà seguire, ad accompagnarlo nell’ambito del presidio ospedaliero, ad ascoltare i suoi bisogni e a partecipare alle altre iniziative di umanizzazione previste.

6) Il progetto “Non più’ code: il volontario al servizio dei cittadini per il corretto utilizzo dei punti di riscossione automatici” si realizza negli Ospedali di quattro Zone dell’Azienda, in particolare presso i punti di riscossione comuni a tutti i presidi: Cup, Uffici Amministrativi di Presidio e aree di ubicazione dei Riscuotitori Automatici.

In considerazione del notevole numero di accessi nei Pronto Soccorso dei cinque ospedali, il progetto si pone come obiettivo quello di facilitare i percorsi di orientamento e disbrigo pratiche burocratiche dei cittadini e nello specifico di dare puntuali ed esaustive spiegazioni riguardo al pagamento del ticket, insegnando agli stessi l’utilizzo dei riscuotitori automatici in modo tale che la prestazione sanitaria richiesta possa essere fruita più velocemente senza dover attendere lo scorrimento delle code ai front-office ed essendo in grado cosi di poterli utilizzare anche in orario di chiusura degli uffici amministrativi.