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‘Speed training’ per farsi assumere in 7 secondi

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Milano, 3 giu. (Labitalia) – Sette secondi, né un millesimo più né uno di meno. E’ questo il tempo sufficiente a un’azienda per capire se il candidato che sta sostenendo il colloquio sarà adatto o meno al posto. Per questo è necessario ‘allenarsi’ per conquistare quell’empatia necessaria e decisiva che in così poco tempo può determinare se una persona viene selezionata o meno.
A tal proposito la Bp Sec, azienda leader nel settore delle consulenze e dei servizi formativi, attraverso la sua Bp Academy, ha istituito il primo corso italiano di ‘Speed training’, per aiutare coloro che non sanno dove sbattere la testa e per formare futuri candidati che siano in grado, in pochi minuti, se non addirittura in secondi, di comunicare le proprie qualità facendo sentire a proprio agio il datore di lavoro e trasmettendo immediatamente empatia e sicurezza.
A spiegare il contenuto di questo corso è il fondatore di Bp Sec, Daniele Barbone. “Non esiste nessun ciclo di studi superiori o universitari -sostiene- che ti può formare su questi temi. Per questo, molti candidati si presentano in modo inadeguato e non hanno mai fatto esercitazioni pratiche sul tema”.
“Abbiamo pensato -continua Barbone- che, partendo dalle esercitazioni e facendo vedere dei filmati esemplificativi, sia possibile trasferire un modus operandi vincente. Sono abilità che poi servono anche dopo l’assunzione, perché l’attività di relazione con i terzi in ogni ambiente lavorativo è fondamentale. Per questo, sono state indicate alcune regole basilari che sono parte del decalogo che viene insegnato al corso”.
Sono cinque le prime regole del decalogo insegnate al corso. Per prima cosa occorre studiare con grande attenzione l’azienda nella quale ci si presenta. La sua storia, la sua missione, il suo mercato. Più informazioni avete e più vi sentirete psicologicamente pronti al colloquio. L’immagine personale deve essere consona al ruolo per il quale ci si candida. Deve essere studiata con grande attenzione e bisogna ricordarsi che nei colloqui non c’è molto tempo e dunque l’abito fa il monaco.
Essendo, poi, a meno di 50 cm di distanza dall’interlocutore, è fondamentale l’igiene personale. Per questo, arrivare di corsa e sudati, non aver curato le mani o la barba sono dettagli che si notano immediatamente. Bisogna poi salutare l’esaminatore in piedi, con una stretta di mano decisa e mai eccessiva, e sorridere. Appena viene fatto cenno di accomodarsi ci si può sedere, mai prima. Da seduti serve una postura con la schiena dritta, senza tenere le braccia conserte o le gambe accavallate, che sono tutti segni di chiusura. Ancora: parlare in modo chiaro e con sicurezza e non bisogna perdere mai il contatto visivo con chi intervista. Bisogna ascoltare con grande attenzione le domande che vengono fatte e, in caso di dubbi, chiedere ripetendo la parte della domanda che non è chiara.