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Superati tutti i parametri di accreditamento previsti: il Crt ottiene la certificazione dalla Regione Toscana

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Superati tutti i parametri di accreditamento previsti: il Crt ottiene la certificazione dalla Regione Toscana
Paola Santaroni

“Il raggiungimento del 100% degli obiettivi– commenta il direttore generale Santaroni – è il risultato di un costante e qualificato lavoro a cui ha partecipato tutto il personale del Centro”

MONTEVARCHI –  “Buona professionalità del personale a tutti i livelli, presenza di un gruppo di lavoro unito e motivato, clima ottimo,  presenza costante, per tutta la verifica, della Direzione aziendale e sanitaria, buona gestione dei pazienti colonizzati / infetti da klebsiella (infezioni ospedaliere)”. Sono queste le sintetiche motivazioni dei diversi aspetti esaminati dalla commissione per il rilascio dell’accreditamento istituzionale come struttura sanitaria equiparata del Crt, il Centro di Riabilitazione di Terranuova.

Il risultato finale è l’attestazione da parte della commissione del conseguimento da parte del CRT del 100% dei requisiti di accreditamento (54 su 54) e l’attestazione della adozione di 16 Pratiche regionali per la sicurezza su 17 ritenute pertinenti e del 100% delle “Raccomandazioni ministeriali dichiarate pertinenti”.

“Questo risultato – come sottolineato dalla Commissione della Regione Toscana in sede di riunione finale – è estremamente raro da conseguire ed evidenza il grosso impegno profuso dalla Direzione e da tutto il personale della struttura per un cammino verso l’eccellenza”.

Un risultato che esalta il personale di questa struttura e che così viene commentato dal suo direttore generale, Anna Paola Santaroni:

“La certificazione del raggiungimento al 100% degli obiettivi previsti  per l’Accreditamento Istituzionale è un risultato eccellente e difficile da ottenere. E’ stato raggiunto grazie all’impegno di tutto il personale che in sintonia con la direzione aziendale ha operato sulla base del progetto di qualità che da sempre guida il lavoro e l’offerta dei servizi riabilitativi verso la nostra utenza.

Mi preme sottolineare che tutto questo è stato facilitato dal modello operativo che il CRT ha posto come base per la propria operatività, con il paziente ed i suoi familiari al centro del progetto: “I care” è il motto che da senso al nostro lavoro.”.

Cosa è il Crt?

Il Crt, è una spa, quasi interamente pubblica, con 5 soci (Asl 58%, Comune di Terranuova 17%, Fondazione Salvatore Maugeri 19%, Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta 1%, Banca di Credito Cooperativo del Valdarno 5%.). Gestisce un centro di riabilitazione di altissima specializzazione (ha complessivamente 86 posti letto), che oltre alle consuete attività svolte da strutture analoghe, è dotato di un reparto di “risveglio” con 23 posti letto, fra i migliori d’Italia. Ha in forza 120 dipendenti (fra medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, amministrativi ), ai quali si aggiungono una decina di “comandati” della Asl8 e altrettanti liberi professionisti in convenzione.

Le attività
I diversi livelli di cura che vengono garantiti, sono definiti attraverso codici, dietro cui spesso si celano i drammi che tante persone affrontano per le ragioni più diverse, e che qui trovano risposte professionali e umane capaci di restituire, nella maggior parte dei casi, una qualità della vita insperata.
“Codice 75”: si riferisce alle attività di neuro riabilitazione. Sono i casi più complessi, dovuti a gravi cerebro lesioni acquisite, esiti da ictus e traumi. Spesso si tratta di soggetti in coma. 23 i posti letto dedicati a questa area, di cui 20 riservati ad utenti della Asl 8, Area vasta Sud Est e Toscana, e 3 per extraregione. Più di cento i ricoveri effettuati in un anno con una degenza media di 67 giorni, inferiore a quella regionale e nazionale.
“Codice 56”: è il gradino inferiore al precedente. Riguarda la riabilitazione intensiva ospedaliera. Con i suoi 25 posti letto si prende carico della riabilitazione di soggetti proventi prevalentemente dalle ortopedie e dalle cardiologie, ma anche di dimessi dal codice 75. Sono 765, di cui 200 provenienti da fuori regione, i ricoveri effettuati in un anno, con una degenza media di 17 giorni.
“Codice ex art 26”:
si riferisce alla riabilitazione territoriale a ciclo continuo con ricovero (22 posti letto) ed a ciclo continuo solo diurno (16 posti letto). In questo caso sono i medici di medicina generale ad avere in carico i pazienti. In un anno solare sono stati rispettivamente 759 e 448 coloro che hanno usufruito di questo servizio, quasi totalmente provenienti dall’area del Valdarno.
In totale il Crt ha 86 posti letto accreditati, tanti quanto un piccolo

Il valore aggiunto del Crt
Ciò che differenzia maggiormente il CRT da altre strutture analoghe, è la capacità di prendere in carico pazienti appena stabilizzati, avviando immediatamente la loro riabilitazione. Una peculiarità, questa, resa possibile dai collegamenti e dai rapporti esistenti con i reparti di neurochirurgia e rianimazione degli ospedali toscani e non solo. In secondo luogo,
i tempi di degenza media, più bassi rispetto a molte altre strutture, sia pubbliche che private. Infine, da non sottovalutare, i vantaggi che derivano dalla sua collocazione all’interno di un importante ospedale come quello della Gruccia, in un clima di piena collaborazione con le varie strutture specialistiche e la stessa direzione di presidio.

Attività ambulatoriale
Il Crt oltre alle attività all’interno della Gruccia, svolge anche una importante funzione nel territorio, con i propri ambulatori. Al momento sono attivi a Bucine, San Giovanni Valdarno e a Montevarchi all’interno della Gruccia, ma presto riapriranno anche a Terranuova Bracciolini, nella storica sede del Crt che deve essere sottoposta a ristrutturazione e per la quale a giorni uscirà il bando di gara per i lavori.