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Tanti (PDL-FI): concorso per Presidi, la burocrazia penalizzerà gli Istituti anche ad Arezzo

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Tanti (PDL-FI): concorso per Presidi, la burocrazia  penalizzerà gli Istituti anche ad Arezzo
Lucia Tanti

L’Amministrazione scolastica sbaglia una “pratica” e chi paga sono di Dirigenti che hanno vinto un concorso e che ora rischiano di vedere vanificati i loro sforzi. Insieme ai Dirigenti pagheranno anche gli Istituti e quindi gli studenti e le famiglie a causa di una “decapitazione” amministrativa figlia dell’incompetenza dell’amministrazione e della stupidità burocratica. Oltre alla Regione Toscana anche la Provincia di Arezzo chieda che si arrivi ad una soluzione di buon senso. La  vicenda: 120  Dirigenti toscani  hanno partecipato ad un concorso e lo hanno vinto, adesso questo concorso è stato di fatto congelato e con esso rischiano il congelamento anche i regolari vincitori. Questo concorso però non era nè farlocco, nè truccato, né sbagliato o da annullare in autotutela, assolutamente no; in questo caso siamo dinnanzi ad un concorso regolare che ha visto l’amministrazione scolastica commettere un errore e che per quell’errore “procedurale” rischiano di pagare coloro che hanno regolarmente partecipato e vinto e che non possono aver colpa se l’amministrazione ha sbagliato su una procedura di nomina. Al di là  della questione surreale di per sé, c’è anche un altro aspetto: se le Dirigenze verranno fatte saltare o anche se l’incertezza dovesse perdurare saranno gli Istituti a pagare il conto e quindi il danno non sarebbe solo fatto ai Dirigenti ma a tutti gli utenti delle scuole coinvolte. Chiediamo quindi che anche la Provincia, come hanno fatto in molti, prenda posizione pubblica a sostegno di questi Dirigenti. Per questo la settimana prossima solleciterò l’approvazione di un atto in Consiglio Provinciale che chieda di mettere fine a questa situazione il prima possibile unendoci a chi, nel centrodestra come nel centrosinistra, ha già preso posizione. Del resto anche con la riforma-truffa di Renzi-Delrio le Province rimangono responsabili dell’organizzazione della rete scolastica e quindi la materia ci spetta. Penso che la selezione dei Dirigenti debba essere ripensata radicalmente così come penso che quelle Dirigenze che “governano” le loro scuole in maniera amministrativamente molto incerta – basti pensare al bando per esperti esterni fatto al Convitto Nazionale di Arezzo che era tutto sbagliato e nessuno al Convitto lo ha capito nonostante le segnalazioni- debbano pubblicamente rendere conto delle loro negligenze, però deve passare il concetto che “paga chi sbaglia”. Paghino i Dirigenti quando sbagliano amministrativamente e non ci sono dubbi sugli errori, ma quando è lo Stato che sbaglia, sia lo Stato che paga.