Roma, 27 ott. – (AdnKronos) – “Il tennis non è affatto marcio anzi è uno degli sport leader nel perseguire le scommesse illegali”. Il presidente della federazione internazionale del tennis, Francesco Ricci Bitti, difende il suo sport scosso nelle scorse settimane dallo scandalo scommesse che ha visto coinvolti i giocatori azzurri Daniele Bracciali e Potito Starace. “Siamo uno degli sport dove si scommette di più dopo il calcio -spiega il numero uno del tennis ai microfoni de ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento-. Abbiamo studiato il problema e creato la Tennis integrity union per combattere questo fenomeno e ora siamo un modello. Ci sono state due squalifiche a vita confermate dal Tas e abbiamo adottato una politica di tolleranza zero”.
“Certo che è un fenomeno che non può risolvere lo sport da solo -aggiunge Ricci Bitti- ma serve la stretta collaborazione dei Governi e degli operatori delle scommesse. Una grossa mano ce la sta dando il Consiglio d’Europa che sta emettendo un documento per uniformare le leggi dei diversi Stati in materia, grazie alla quale potremo fare un grande passo in avanti”. Il presidente dell’Itf conclude parlando di un’altra piaga del mondo dello sport, quella del doping. “Penso che si stiano facendo passi da gigante. Dal 1° gennaio entrerà in funzione il nuovo codice Wada, che è molto più comprensibile per gli atleti, le agenzie nazionali stanno migliorando la loro efficacia, insomma il sistema è in piedi e c’è da essere ottimisti”.