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Tevere da tenere sotto controllo tra gli interventi in Valtiberina

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Tevere da tenere sotto controllo tra gli interventi in Valtiberina
Paolo Tamburini e Daniela Frullani

Il presidente Paolo Tamburini: « ra gli impegni c’è quello di definire l’intervento per la messa in sicurezza di Monterchi, e il rifacimento degli argini a Sansepolcro danneggiati dalla piena di Montedoglio del 2010»

C’è anche il progetto per la sistemazione degli argini del Tevere a San Sansepolcro, fermo dal 29 dicembre del 2010, tra gli interventi di manutenzione di cui si farà carico il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nell’ambito delle attività di bonifica proposte nel Documento Annuale per la Difesa del Suolo (Dads) 2015. Si tratta dei lavori previsti nel piano delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria per la Valtiberina, un piano che complessivamente vale un milione e 500mila euro. «Alla stregua degli incontri con le altre Unioni del Comprensorio, anche in quella con i Comuni della Valtiberina i sindaci hanno condiviso la nostra impostazione, hanno segnalato esigenze legate al territorio specifico», commenta Paolo Tamburini presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno al termine dell’incontro che si è tenuto a Sansepolcro alla presenza del sindaco Daniela Frullani.

Per quanto riguarda gli impegni in Valtiberina prima di tutto «c’è da ridefinire l’intervento per la messa in sicurezza di Monterchi, progetto di cui si era interessata la Provincia e che ora deve essere rivisto in quanto ritenuto troppo oneroso e difficilmente realizzabile».

Gli interventi previsti nel 2015 sommano a quasi 800mila euro per la parte di manutenzione straordinaria e oltre 700mila di manutenzione ordinaria. Tra i lavori previsti la barriere paramassi a Sansepolcro, le difese di sponda sui torrenti Solara e Riò a Tavernelle e 180mila euro per il ripristino degli argini del torrente Cerfone nella zona di Monterchi. Inoltre sono previsti la stesura dei progetti per arrivare ai lavori di sistemazione della frana nel Comune di Sansepolcro, quello per il ripristino degli argini del fiume Tevere danneggiati dalla piena causata dalla diga di Montedoglio e quello per la sistemazione di un movimento franoso il località Sambucheto.

«Tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni della Valtiberina, hanno manifestato la volontà forte nel riconoscere nel Consorzio la struttura idonea e capace di risolvere i problemi di natura idrogeologica e per la manutenzione del reticolo idraulico del territorio. C’è la volontà di lavorare  secondo logiche di programmazione degli interventi di difesa del suolo, basata sulla prevenzione e l’analisi attenta delle criticità del territorio. Un aspetto e una esigenza, queste, delle quali non può non tenere conto la Regione», hanno dichiarato unanimemente la presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina, Daniela Frullani e il presidente del Consorzio Paolo Tamburini.

Da Sansepolcro arriva anche la necessità di coinvolgere «i privati proprietari di immobili e di terreni, per la manutenzione del reticolo minore. «È importante sviluppare il senso civico tra i cittadini e far prendere coscienza dell’importanza strategica che questo comporta sulla difesa del suolo, delle nostre montagne e delle nostre valli. Senza azioni coercitive, insieme alle amministrazioni comunali ed ai cittadini sarà possibile massimizzare l’azione e l’efficacia degli interventi fatti dal Consorzio, favorire la prevenzione del rischio idrogeologico e la sicurezza del territorio, oggi messi a dura prova nel nostro Paese e anche nella nostra Regione».