Home In Evidenza Torna il cinema all’Eden, l’Arezzo Passioni Festival presenta il “maniaco” Giorgio Pasotti. Incontro col regista Michele Picchi

Torna il cinema all’Eden, l’Arezzo Passioni Festival presenta il “maniaco” Giorgio Pasotti. Incontro col regista Michele Picchi

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Torna il cinema all’Eden, l’Arezzo Passioni Festival presenta il “maniaco” Giorgio Pasotti. Incontro col regista Michele Picchi

Il Passioni Festival riapre il cinema Eden. Venerdì 13 giugno alle 18 sarà proiettata la prima pellicola dopo la chiusura dello scorso 4 maggio. Ed è Giorgio Pasotti l’anima del film. Si tratta di “Diario di un maniaco per bene”, lungometraggio di fresca uscita nelle sale.

Il regista è Michele Picchi, romano ma legato a doppio filo alla terra d’Arezzo, che ha collaborato con Ettore Scola e Giovanni Veronesi. Picchi ha raccolto, entusiasta, l’invito all’iniziativa e sarà presente all’evento di Arezzo, assieme al produttore Luca Biglione. “Ho una casa a Gargonza – racconta – e con gli amici frequentavo spesso l’Eden. Lì ho visto uno dei film più belli della mia vita, ‘Sole ingannatore’ di Nikita Mikhalkov. E’ un peccato che il luogo simbolo del cinema cittadino sia chiuso. Sono onorato di poter proiettare il mio film e mi auguro di portar fortuna all’Eden. Se la merita davvero, per la visibilità che è riuscito a dare a pellicole escluse dai circuiti principali”.

Michele Picchi è nato Orbetello, figlio del giornalista e scrittore Mario, firma dell’Espresso e de La Repubblica. Risiede a Roma, ma nell’Aretino è di casa. Nel film ha anche inserito dei quadri – realizzati da Pasotti nella finzione – dipinti da Véronique Dalschaert, un’artista belga con casa a Monte San Savino.

“Il film è una commedia surreale – spiega Picchi – centrata sulla figura di Lupo, interpretato da Giorgio Pasotti, un quarantenne in crisi. Tutto ruota attorno alla sua doppia identità: quella ‘per bene’ e quella dominata dalle ossessioni”. Si indaga l’animo umano e, allo stesso tempo, si sorride delle disavventure di Lupo, soprattutto con le donne. Il film si apre con il protagonista che, per distrazione, non si suicida.

L’incontro con il regista Michele Picchi e la proiezione di “Diario di un maniaco perbene” arricchiscono il programma del Passioni Festival, ideato da Marco Meacci e realizzato con il patrocinio di Italpreziosi Spa, in collaborazione con il Caffè dei Costanti e Hotel Vogue. Due appuntamenti della giornata di chiusura della kermesse che vedrà, alle 21,15 – sempre all’Arena Eden, l’evento “Berlinguer ti vogliamo bene”, a trent’anni dalla morte del leader del Pci, condotto da Tommaso Labate, con lo storico Miguel Gotor, il governatore della Toscana Enrico Rossi e il docente di comunicazione Mario Rodriguez come ospiti. L’apertura, mercoledì 11 giugno alle 21,15, è affidata a Vittorio Sgarbi che terrà una lezione pubblica sull’arte in piazza San Francesco, di fronte alla basilica che custodisce i capolavori di Piero della Francesca.

Michele Picchi Dopo esperienze come critico cinematografico nella rivista Cinema Nuovo, diretta da Guido Aristarco, inizia la sua carriera dietro la macchina da presa come assistente alla regia in diversi film. Ha lavorato tra gli altri con Ettore Scola (Capitan Fracassa), con Ricky Tognazzi in Ultrà, e con Giovanni Veronesi in Viola Bacia Tutti. E’ sceneggiatore nell’ambito di produzioni per il cinema e per la tv, tra le quali alcune miniserie dirette da José Maria Sanchez. Autore di saggi sul cinema, è regista di cortometraggi e di documentari. “Diario di un Maniaco Perbene” è il suo primo lungometraggio.

Giorgio Pasotti Uno degli attori italiani più amati ed apprezzati dal pubblico e dalla critica. Grazie al Suo passato di campione di arti marziali ha debuttato giovanissimo in Cina recitando in action movie a fianco anche di Jackie Chan. Si divide tra teatro, cinema e televisione. Al cinema è stato diretto da registi del calibro di Mario Monicelli nel film Le rose del deserto, ne I Piccoli Maestri da Daniele Luchetti. Con Gabriele Muccino ha poi girato numerosi film tra i quali ricordiamo Ecco fatto, Come te nessuno mai e i due episodi cinematografici (campioni d’incasso). L’ ultimo bacio ed il sequel Baciami ancora. Con Davide Ferrario ha girato poi Dopo Mezzanotte. Ha interpretato un cameo nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza. Sul piccolo schermo è stato protagonista di numerose fiction di Successo fra cui la fortunata serie Distretto di polizia, Due mamme di troppo, David Copperfield, Anita Garibaldi.

Un maniaco per beneIl film E’ facile affezionarsi a Lupo, il protagonista di questo film, interpretato da Giorgio Pasotti, un personaggio divertente, sarcastico, maniacale, drammatico, a volte tenero, altre ridicolo. Lupo apparentemente ha uno sguardo seducente e modi dolci e affabili che non lasciano trasparire nulla, o quasi, della sua crisi. All’inizio del film lo troviamo che sta per impiccarsi dopo essere stato lasciato consecutivamente da due donne. Ma con la corda già appesa a una trave del suo studio da pittore, viene interrotto dalla telefonata di un’amica che via Skype gli chiede consigli d’amore. Il dramma lascia il posto alla commedia: Lupo senza battere ciglio lascia perdere il cappio e va al computer a darle consigli, riuscendo meravigliosamente nell’impresa, senza intoppi. Sembra il suo destino dare consolazione a chi sta molto meglio di lui: gli amici lo cercano come consulente d’amore, mentre la sua vita sentimentale è ridotta a zero. Lupo è talmente bravo nel rassicurare, che nessuno può sospettare il suo turbolento mondo interiore. Buffo e tenero uomo in crisi, Lupo vive la realtà quotidiana del suo palazzo popolare: l’amministratore che lo trascina alle insopportabili riunioni di condominio, l’amico meccanico che vuol farlo fidanzare a tutti i costi con quella “coatta” di sua sorella, lo sconosciuto che Lupo spia continuamente, credendo sia un pittore che odia. Senza contare le donne. Dalla ex di quattro anni prima che lo tratta come fosse ancora la sua fidanzata, alla giovane suora che Lupo, maniaco per bene, corteggia usando come pretesto per abbordarla i suoi finti dubbi “teologici”.