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Total: per successione de Margerie verso scelta interna

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Parigi, 21 ott. (AdnKronos) – La tragica scomparsa del presidente e direttore generale di Total, Christophe de Margerie, apre immancabilmente il capitolo della sua successione. Un capitolo che verosimilmente non sarebbe stato aperto visto che nella primavera scorsa gli azionisti del gruppo petrolifero francese avevano allungato l’età limite per il pensionamento in modo che de Margerie, 63 anni, il cui mandato scadeva nel 2015, potesse andare oltre i 65 anni. Ora con la sua scomparsa in seguito all’incidente aereo di Mosca si apre un’incognita per il gruppo francese che nel 2013 ha registrato un fatturato di oltre 189 miliardi di euro (-5%) e un utile netto di 10,7 mld (-12%).
L’incarico di presidente e direttore generale di Total, storicamente, viene affidato ad un uomo del gruppo. In ‘pole position’, secondo molti osservatori, ci sarebbero due membri del comitato esecutivo: Philippe Boisseau, 52 anni, l’attuale direttore generale Marketing & Servizi; Patrick Pouyanné, 51 anni, l’attuale direttore generale del ramo raffineria-chimica e Arnaud Breuillac, 56 anni, l’attuale direttore generale Expoloration & Production.
Nel maggio scorso lo stesso de Margerie, in un’intervista a ‘La Tribune’, aveva evocato la sua successione. “Nella cultura Total, sarà qualcuno del gruppo”, aveva affermato l’allora numero uno del gruppo. “A Total c’è una forte logica affinché il nuovo direttore generale o presidente e direttore generale provenga dal gruppo. Siamo sufficientemente numerosi, abbiamo sufficienti talenti per farlo. Nella mia mission c’è anche la preparazione di un successore”, aveva sottolineato de Margerie. Non a caso era stato l’ex presidente e direttore generale di Total, Thierry Desmarest, che è ancora nel Cda del gruppo, a scegliere per la sua successione de Margerie.