Parte venerdì 4 aprile, alle ore 16,30 un interessante ciclo di conferenze dal titolo “Alchimia teorica e pratica ermetica” che si svolgerà interamente presso la sala incontri della Biblioteca Città di Arezzo, in via dei Pileati  ad Arezzo.  Curata dall’Associazione Archeosofica, prima sezione di Arezzo, con il patrocinio dell’Istituzione Biblioteca, la serie di incontri prevede tre appuntamenti consecutivi, tutti di venerdì, che permetteranno di approfondire una delle più inesplicabili materie che da sempre hanno affascinato l’uomo: l’Alchimia. La definizione stessa della parola è di per sé misteriosa con i suoi richiami alla scienza e alla chimica, di cui secondo alcuni è la progenitrice, e dall’altra parte alla magia. E non può essere che così dato che la sua etimologia la fa derivare dall’arabo “kimiya” che definisce la misteriosa “pietra filosofale” capace di trasformare piombo in oro o di creare elisir di lunga vita. Ma fra gli alchimisti ci sono stati anche personaggi che hanno capito la vera utilità dell’Alchimia teorica e pratica e ne hanno fatto lo strumento più avanzato della loro ascesi: i francescani San Bonaventura, Frate Elia e lo stesso San Francesco, o domenicani della statura di San Alberto Magno e San Tommaso d’Aquino, e ancora missionari come Raimondo Lullo e Ruggero Bacone, matematici, fisici e sacerdoti ad un tempo come il russo Pavel Florenskij. Santi e personaggi che non studiarono il modo di trasmutare le sostanze comuni in oro per venderlo e arricchirsi, ma che, seguendo l’idea dell’Unità della Natura, andarono a cercare sostanze e composti utili per aiutare l’Uomo a predisporsi, sotto l’azione dello Spirito Santo, ad un reale cambiamento  interiore.  Un excursus sulla storia di questa materia, quindi, ma con un taglio anche estremamente pratico e sperimentale, come è nelle caratteristiche della Scuola Archeosofica che nei suoi corsi abbina sempre studio e sperimentazione.