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Ue: Boldrini, su diritti fondamentale ruolo Parlamenti

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Roma, 13 ott. (AdnKronos) – “Abbiamo deciso di dedicare” ai diritti fondamentali “la seconda delle conferenze interparlamentari nell’ambito del semestre di Presidenza italiana perché riteniamo che esso sia tra quelli su cui i Parlamenti non possono rinunciare a svolgere un ruolo attivo, di sollecitazione nei confronti dei rispettivi governi e delle stesse istituzioni europee”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo alla riunione interparlamentare delle commissioni Ue competenti in materia di diritti fondamentali.
“Siamo convinti che i diritti fondamentali rientrano tra le materie su cui si misura il valore speciale dell’esperienza europea a livello internazionale e su cui si giocano le prospettive di ulteriore avanzamento del processo di integrazione”, ha osservato Boldrini. “Sarebbe davvero paradossale che la stessa Unione europea che promuove il rispetto dei diritti fondamentali a livello internazionale finisse poi, per inerzia, col tollerare la violazione dei medesimi diritti da parte di Paesi membri! E’ questa una preoccupazione diffusa che ha alimentato un vivace dibattito e registrato diverse iniziative”.
“Un secondo elemento di criticità deriva dal fatto che il perdurare della gravissima crisi economica esplosa nel 2008, possa pregiudicare l’effettiva fruizione dei diritti in diversi Stati membri. Nella Carta dei diritti fondamentali i diritti sociali sono divenuti elementi fondanti la dignità e l’integrità della persona. Un arretramento su questo terreno sarebbe dunque inaccettabile e costituirebbe una netta inversione di tendenza di un’evoluzione che, non senza difficoltà, ha consentito di spostare progressivamente in avanti il livello di tutela dei diritti fondamentali”.
“Troppi cittadini europei si trovano oggi nella penosa condizione di non poter concretamente goderne di diritti come quello alla salute, a causa delle drastiche misure di ridimensionamento delle prestazioni imposto dai vincoli finanziari derivanti dall’appartenenza all’Unione monetaria”, ha sottolineato Boldrini.
“Di quale reale diritto ‘a condizioni di lavoro sicure e dignitose’, come prevede la Carta, fruiscono tutti quei cittadini europei che sono stati privati dell’impiego senza speranze di trovare una nuova occupazione? Di quale diritto di costituire una famiglia possono avvalersi i troppi giovani che devono posticipare i loro progetti di vita per l’impossibilità di trovare un lavoro minimamente stabile?”, ha evidenziato Boldrini.
“Pensiamo davvero che questi siano obiettivi che meritano minore attenzione, da parte dell’Unione europea, del rispetto del pareggio strutturale di bilancio? Voglio ricordare a tutti noi che l’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea e la Carta dei diritti fondamentali sono norme vincolanti, al pari se non ancor più delle previsioni del Fiscal Compact”, ha aggiunto la presidente della Camera.
“Un terzo profilo di criticità è costituito dalla persistenza di pregiudizi e atteggiamenti discriminatori, tanto più insopportabili quando sono rivolti a categorie più vulnerabili ovvero quando si traducono in atti di violenza”, ha detto Boldrini ricordando come “la maggioranza di coloro che raggiunge l’Europa via mare scappa dalla Siria, dall’Eritrea, dal Sudan o dalla Somalia, fuggendo da guerre e persecuzioni” e come il Mediterraneo sia ormai diventato “una roulette russa”. Su questo terreno è innegabile che l’Italia stia facendo la sua parte con l’operazione Mare Nostrum. Ma il soccorso e il salvataggio devono essere un obbligo dell’Europa nel suo complesso”.
“Su queste materie la Camera dei Deputati italiana sta lavorando. E’ stata costituita -ha spiegato Boldrini- un’apposita Commissione composta da esperti della materia e da deputati particolarmente attivi su queste questioni, che ha elaborato una dichiarazione di principi relativi ai diritti e ai doveri in Internet”.
“Dal prossimo 27 ottobre, si aprirà una consultazione pubblica in modo tale che si possa avere la più ampia partecipazione possibile anche da parte dei cittadini e dei diversi soggetti interessati”. Oggi, “rendiamo pubblica una prima versione della Carta che vi consegno quale contributo al dibattito che si svolgerà nella seconda sessione della riunione”, ha concluso Boldrini.