Home Politica Vertenza “Cadla”, per Massimiliano Dindalini “l’accordo tra Sindacati e Ministero primo importante risultato, ma non basta”

Vertenza “Cadla”, per Massimiliano Dindalini “l’accordo tra Sindacati e Ministero primo importante risultato, ma non basta”

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Vertenza “Cadla”, per Massimiliano Dindalini “l’accordo tra Sindacati e Ministero primo importante risultato, ma non basta”
massimiliano dindalini

Le dichiarazioni del Segretario provinciale Pd Massimiliano Dindalini sulla situazione Cadla 

 Primo importante risultato per i lavoratori dei supermercati e del magazzino. Con la firma, questa mattina, dell’accordo tra i sindacati ed il Ministero per la cassa integrazione straordinaria per gli oltre600 dipendenti dei negozi Despar e del magazzino Cadla, le famiglie dei lavoratori possono guardare ai prossimi mesi e settimane con maggiore Serenità.

“Ma questo ancora non basta – dichiara il Segretario provinciale del Pd, Massimiliano Dindalini – se il futuro per i dipendenti DUEGI sembra avviato ad una soluzione con l’acquisto di Conad Tirreno e Conad Umbria di gran parte dei negozi, il futuro appare ancora incerto per i 197 lavoratori del magazzino Cadla. La garanzia di un anno di cassa integrazione straordinaria e’ sicuramente un bel risultato.

Colgo l’occasione per ringraziare il Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, per aver convocato il tavolo di crisi istituzionale ed aver responsabilizzato i rappresentanti della Regione e del Parlamento per facilitare quanto più possibile questa soluzione. Adesso occorre rilanciare il tavolo istituzionale per prospettare un futuro lavorativo ai dipendenti Cadla, per attivare lo sportello crisi della Provincia in modo da erogare gli stipendi prima possibile e non consentire la chiusura dei dodici punti vendita per i quali ancora non è definito il passaggio ad altra proprietà.

Il Partito Democratico, nel ribadire solidarietà e vicinanza ai lavoratori ed alle famiglie, esprime soddisfazione per questo primo risultato, ma allo stesso tempo ribadisce la necessità di continuare a lavorare per risolvere le problematiche ancora aperte.