Home Nazionale Voleva unirsi alla Jihad per amore, 19enne Usa arrestata all’aeroporto in partenza per la Siria

Voleva unirsi alla Jihad per amore, 19enne Usa arrestata all’aeroporto in partenza per la Siria

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(AdnKronos) – Innamorata di un jihadista tunisino conosciuto online con cui sognava di sposarsi, una 19enne di Denver era pronta a raggiungerlo in Siria ed unirsi all’Isil. Ma l’Fbi, che teneva da mesi sotto controllo Shannon Maureen Conley, ha arrestato la ragazza all’aeroporto internazionale di Denver poco prima che si imbarcasse su un volo che, dopo una sosta in Germania, l’avrebbe portata in Turchia, ad Adana a poche ore di macchina dal confine siriano.
L’arresto è avvenuto lo scorso 8 aprile ma la polizia lo ha reso noto solo ora per poter continuare le indagini sul caso. Erano mesi che la ragazza, che viveva con la famiglia in un sobborgo di Denver, preparava la sua ‘fuga d’amore’. Il piano era di sposarsi con Ym, come viene indicato il miliziano tunisino nelle carte degli inquirenti, che, nelle loro comunicazioni via Internet le aveva detto di combattere con lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante.
La Conley, diplomata assistente infermiera, aveva intenzione di lavorare come infermiera nel campo dei miliziani dell’Isil e, si legge ancora nelle carte degli inquirenti, “era cosciente del fatto che i suoi piani fossero illegali e rischiava l’arresto, e quindi la sua intenzione era di non fare più rientro negli Stati Uniti” dove del resto la ragazza, convertita all’Islam, non sentiva rispettate le sue scelte religiose e la sua decisione di indossare il velo islamico.
Considerata la sua giovane età, e forse nella convinzione che Shannon avesse subito una sorta di lavaggio del cervello dal suo ‘innamorato’, l’Fbi – che aveva ricevuto la prima segnalazione su Conley dal pastore della chiesa di Arvada che l’aveva vista aggirarsi in modo sospetto – per ben sette volte ha cercato di dissuaderla dal suo folle intento di andare in Siria ed unirsi alla jihad. Ed anche i suoi genitori hanno tentato in tutti i modi di convincerla e fermarla. Ma, nei contatti con gli agenti federali che sono andati avanti tra novembre ed aprile, la ragazza è stata inamovibile. “Di fronte alla domanda se fosse pronta a combattere – si legge ancora nelle carte processuali – Conley ha affermato che se fosse stato assolutamente necessario l’avrebbe fatto, anche se avrebbe preferito di no”.
Shannon si era preparata anche a questa evenienza e lo scorso settembre aveva partecipato anche a un corso di addestramento militare dell’US Army Explorers che organizza campi per ragazzi tra i 13-14 anni con l’obiettivo di orientarli alla carriera militare. Ai primi di aprile Shannon rompe gli indugi, acquista il biglietto aereo e comunica ai genitori che sta partendo per la Siria per sposare “un soldato”.
Sette giorni dopo viene arrestata all’aeroporto di Denver mentre sta per salire sull’aereo: nei bagagli che aveva imbarcato la polizia trova dei dvd con i sermoni di Anwar al Awaliki, l’imam nato negli Stati Uniti e diventato uno dei leader di al Qaeda nello Yemen ucciso nel 2011 da un drone americano. Ora la ragazza che sognava il matrimonio jihadista è in una prigione federale e rischia una condanna a 15 anni di carcere per fiancheggiamento ad un’organizzazione terroristica straniera.