Home Attualità Salute 18.000 donatori di sangue garantiscono l’autosufficienza al sistema trasfusionale aretino

18.000 donatori di sangue garantiscono l’autosufficienza al sistema trasfusionale aretino

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18.000 donatori di sangue garantiscono l’autosufficienza al sistema trasfusionale aretino

Sabato al Teatro Pietro Aretino la Giornata regionale della donazione. Alta percentuale di stranieri (soprattutto rumeni e marocchini) tra i donatori. Appello per i mesi estivi

Parteciperanno: Valentina Molese del Centro Regionale Sangue Toscana, Giuliano Grazzini del Centro Nazionale Sangue, Sara Albolino del Centro Gestione del Rischio Clinico, Giuseppe Cucciarello della Società italiana di Medicina Trasfusionale ed Immunoematologia, Pierluigi Liumbrino direttore del Servizio Trasfusionale della ASL8 di Arezzo, Giovanni Rambolà del Laboratorio Immunogenetica AOU di Careggi, Francesca Torricelli responsabile a Careggi della Diagnostica Genetica, Gualtiero Bottari della Farmacia ospedaliera della Asl12 di Viareggio e Luciano Franchi per l’Avis Toscana.

L’incontro sarà coordinato da Michele Bocci (giornalista scientifico di Repubblica) e si concluderà con l’intervento del nuovo Assessore regionale alla sanità e un pranzo leggero a cura dell’Associazione Italiana persone Down, sezione di Arezzo.

DONARE SANGUE: COME E DOVE

Per donare il sangue si deve aver compiuto i 18 anni di età, essere in buona salute, con un peso di almeno 50 kg e una pressione arteriosa di almeno 110/70. Il limite max di età previsto per donare è di 65 anni, ma chi vuole può continuare a farlo se supera una preventiva valutazione dal punto di vista cardiologico.

Si può donare il sangue sia presso il servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale della propria Asl, sia presso le unità di raccolta di sangue gestite dalle Associazioni Donatori di sangue, che poi lo trasferiscono agli ospedali per tutte le fasi successive di analisi, controllo e lavorazione. Ci possono essere due tipi di donazione: del sangue intero, oppure di alcune delle sue parti. Ad Arezzo l’Unità Operativa di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale San Donato è attiva dal 1960, ed è possibile accedervi scendendo dalla rampa a destra dell’ingresso del Pronto Soccorso.

Tutti coloro che vogliono diventare donatori di sangue e quindi vogliono donare per la prima volta devono prenotare rivolgendosi all’associazione a cui hanno intenzione di iscriversi o telefonare semplicemente al centro trasfusionale di riferimento se non hanno interesse ad associarsi. In entrambi i casi l’aspirante donatore riceverà due appuntamenti: al primo appuntamento saranno eseguiti la visita medica, il prelievo per esami di laboratorio e la richiesta per ECG; al secondo si eseguirà la donazione in caso di idoneità.

Donare il sangue è semplice e sicuro e non comporta alcun tipo di rischio. Prima di ogni donazione il medico controlla la pressione ed il valore dell’emoglobina e quindi procede al prelievo con un kit in cui la sacca di raccolta del sangue, comprensiva dell’ago, è un sistema monouso e perfettamente sterile. Durante tutto il tempo della donazione e nel periodo immediatamente successivo il donatore è sempre assistito dal personale sanitario e, prima che lasci il centro, è sottoposto nuovamente al controllo della pressione arteriosa. A questo punto il sangue del donatore prima di essere trasfuso ad un paziente che ne necessita, viene testato per i più importanti marcatori di malattie infettive trasmissibili (HIV, Epatiti B e C, sifilide, ecc..) in modo di garantire al ricevente la maggior sicurezza possibile.

Secondo i dati raccolti dall’Avis Toscana nel 2015 abbiamo avuto inizialmente un calo di donazioni rispetto al precedente anno, soprattutto nei mesi di febbraio (calo del 4,6%) e di marzo (4,7%), mentre si è registrata una ripresa nei mesi di aprile e maggio.

Durante il periodo estivo si registra ogni anno un calo delle scorte di sangue, in seguito ad una diminuzione dell’offerta dei donatori. Il sistema delle donazioni sanguigna è fondamentale per la vita umana; è risaputo che il sangue umano non è riproducibile in laboratorio. Per il cui il gesto volontario e gratuito della donazione di sangue diviene essenziale in occasioni di gravi traumi ed incidenti, nei trapianti di organi, nelle anemie croniche, nelle malattie oncologiche e in molti altri casi.