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730 precompilato. Costi aggiuntivi. Chi paga? Il contribuente, ovviamente

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730 precompilato. Costi aggiuntivi. Chi paga? Il contribuente, ovviamente
fiscali

Firenze, 30 marzo 2015. Il modulo 730 precompilato sara’ scaricabile online, dal prossimo 15 aprile dal web dell’Agenzia delle Entrate, da chi ha gia’ una password per i servizi dell’Inps, oppure se la procurera’ per l’occasione o si rivolgera’ ad un professionista o un Caf. Era ora? In teoria, perche’ in pratica… la soddisfazione del contribuente medio, allo stato dei fatti, puo’ solo essere preoccupazione e scoramento per uno Stato che non riesce mai a far fronte alle cose apparentemente piu’ semplici.

La base di questa nuova situazione dello Stato Pulcinella, e’ che al contribuente il tutto verra’ a costare di piu’ e sara’ piu’ complicato.
Vediamo un po’.
– Se non si ha gia’ la password, per procurarsela bisognera’ fare domanda online, e solo successivamente il codice arrivera’ per posta a casa. Sicurezza? Bah! In una rete in cui si vive e si transa con ogni tipo di password, affidarsi al “vecchio sistema postale” ci lascia perplessi, soprattutto per i tempi di attuazione di un’operazione che altrimenti sarebbe immediata. L’alternativa e’ farselo scaricare da un professionista o da un Caf.
– Il 730 dovra’ essere integrato con altri dati (il 70% dovra’ farlo, come fa sapere il Fisco), per cui, a parte qualche super-esperto delle compilazioni in proprio, bisognera’ rivolgersi ad un professionista o ad un Caf.
– la compilazione da parte di terzi comportera’ la responsabilita’ degli stessi di fronte al Fisco.
Centralita’, quindi, per professionisti e Caf che sono investiti direttamente della responsabilita’ del loro servizio, mentre la vecchia normativa prevedeva una responsabilita’ indiretta (il contribuente che poteva rifarsi su di loro per un eventuale loro errore).
Gli scenari, per il contribuente che quasi sempre si rivolgera’ a terzi, sono quindi di questo tipo:
– deresponsabilizzazione per i dati aggiuntivi a quelli inseriti dal Fisco, soprattutto per pagare meno tasse: se c’e’ un errore, chi paga non e’ lui.
– aumento dei costi di professionisti e Caf, che dovranno far fronte a questo nuovo investimento di responsabilita’ con assicurazioni piu’ costose rispetto alle attuali.
Bella pensata. Complimenti al Fisco.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc