Roma, 26 ago. (AdnKronos) – Per i Comuni che andranno al voto in primavera “se ci sono persone e programmi che mettono d’accordo tutti, finirà lì. Non c’è bisogno di richiamare i cittadini a votare”. Lo dice il leader della Lega Nord Matteo Salvini in un’intervista al Corriere della Sera, in cui precisa la sua apertura sulle primarie, “opportune a prescindere” ma a livello nazionale, per le politiche: “occorre la massima chiarezza sia sui programmi che sui candidati”.
Ma “per le città, se esiste una condivisione di nomi e di cose da fare, non è sempre necessario disturbare i cittadini, che hanno di meglio da fare”. A livello nazionale, invece, “se esistono differenze, ed esistono, dobbiamo chiedere ai cittadini. L’esempio più evidente di questo è l’Europa: su un tema del genere, i cittadini devono dire come la pensano e sapere che cosa c’è in gioco”.
Il leader della Lega assicura di non averne ancora parlato con Silvio Berlusconi: “fino a quando Balotelli non ha finito le visite mediche, non voglio disturbarlo”. L’auspicio del segretario del Carroccio è che il Cavaliere “non ascolti i pessimi consiglieri che potrebbero spingerlo a rinciuciare con Renzi”.