Roma, 28 nov. (AdnKronos) – “L’indagine della Procura di Catania ha per oggetto fatti compiutamente realizzatisi quasi otto anni orsono. Sostanzialmente per la terza volta il Pubblico Ministero chiede l’emissione del decreto di archiviazione. Con fiducia attendiamo le valutazioni del Gip al quale forniremo ogni ulteriore elemento che possa certificare l’assoluta liceità della condotta del Prof. Pitruzzella che la stessa indagine non ha mai messo in discussione”. A dichiararlo, in una nota, è l’avvocato Nino Caleca, difensore di Giovanni Pitruzzella in merito a un articolo pubblicato oggi su ‘La Repubblica’. “Sono sicuro, infine, che al termine della preliminare verifica giurisdizionale non potranno che essere condivise le conclusioni del Pm”, aggiunte il legale.
Secondo quanto riferito dall’articolo, corruzione in atti giudiziari è l’ipotesi di reato per la quale Pitruzzella è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Catania dopo che il presidente dell’ufficio gip Nunzio Sarpietro ha rigettato la richiesta di archiviazione con il quale il pm Valentina Grosso aveva chiuso l’indagine nata nel 2008 da un esposto anonimo che indicava i presunti retroscena del lodo arbitrale per risolvere il contenzioso tra l’Università Kore di Enna e l’Ateneo di Catania.
Nella nota, si precisa, inoltre, che a suo tempo il lodo arbitrale in questione è stato approvato all’unanimità dai tre componenti del Collegio ed è stato confermato sia dalla relazione tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione sia dalla Corte d’Appello di Catania.