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Cecco e Cipo al Karemaski

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Cecco e Cipo al Karemaski
Cecco e Cipo
Giovedì 29 gennaio, ad Arezzo il “duo fenomeno” del momento, con oltre 1.200.000 visualizzazioni su Youtube per il video di “Vacca Boia”
 
Più di 80.000 fan su Facebook
 
“Roba da Maiali” nella classifica iTunes Official Top 10 Album
 
“Vacca Boia” e “Stella d’Irlanda” nella Playlist Viral 50 Italia di Spotify
 
Due volte trend topic su Twitter in meno di 24 ore
AREZZO – Cantautorato bucolico, invenzioni estemporanee ed autoironia per sfatare ogni pregiudizio sul loro fortunato esordio televisivo a X-Factor. Qui c’è la stoffa del campione. E la si potrà vedere al Karemaski Multi Art Lab, giovedì 29 gennaio, per un concerto aperto da EGO, il progetto solista di Diego Nicchi, ex Soul Killa Beatz. Una serata che punterà tutto sull’ironia e sulle rime di testi intelligenti.
Ma torniamo a Cecco e Cipo, nome dietro il quale si celano i giovanissimi (22 anni!) Simone Ceccanti e Fabio Cipollini e al loro “Lo gnomo e lo gnu”, il secondo lavoro in studio. Prodotto da Matteo Guasti al Labella Studio di Montelupo Fiorentino, il disco si rifà alla canzone d’autore italiana più fresca e scanzonata, composto da 10 tracce colme di vita quotidiana di due ragazzi che si guardano intorno e si interrogano su ciò che li circonda.
Rispetto a “Roba da Maiali”, disco d’esordio del duo empolese, l’attenzione si sposta all’universo quotidiano e più immaginifico. Tra gli ospiti e amici: Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), Tommaso Spinelli (L’Orso) e membri di Sushi Rain, Ragazzi Scimma e Fantomatik Orchestra. Il disco vede la speciale partecipazione di mamme, sorelle e fidanzate ai cori.
Partendo da una passeggiata di uno gnomo e uno gnu in un ambiente fiabiesco, la melodia della title-track accompagna passo dopo passo i due protagonisti nel vivo del disco. Sulle note di “Ninna” si attraversano diverse condizioni climatiche, partendo dalla pioggia, passando per la neve fino all’arcobaleno, e si impara ad apprezzarle tutte quante, ballando. Un brano soffice, morbido, pieno d’amore e felicità (“Bè”) racconta di pesciolini che volano tra cielo e mare, di fiori, di fiumi di gioia e amore a non finire. Lo stupore porta Cecco a riscoprire il piacere delle piccole cose che da bambino lo rendevano felice, come l’album delle figurine “Panini” o le “Zigulì”, al centro di una melodia sull’energia che esse danno all’essere umano.
L’ovvietà non è scontata, “La licenza di tuttologo” esprime l’importanza di porsi delle domande a cui spesso non corrispondono adeguate risposte, mentre la ricerca del significato di alcune canzoni accompagnano Cecco e Cipo nella stesura di “Orazio”.
L’energia non si disperde e “Trottola” combina lo spirito punk rock del brano con il suo significato d’amore. All’insegna di metafore da svelare e pensieri annotati su un foglio, “La scatola” vuole essere una divertente descrizione dei più o meno giovani dei nostri giorni mentre “Minestrone” raccoglie le riflessioni proveniente da appunti lontani.
Con un inno dedicato a ciò che, secondo gli autori, muove il mondo, il brano “Hanno fatto un monumento al grasso”, rende finalmente omaggio alla ciccia! Infatti, intorno alla ciccia nascono problemi, si trovano soluzioni e si fanno riflessioni.